L’attaccante ha parlato dal ritiro della nazionale ceca del suo passaggio dalla Roma al Lipsia: "Non ero felice e non mi sono adattato ad un gioco troppo lento dove giocavo esterno. Per questo non avevo molte occasioni. Poi la pressione mi ha bloccato"
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La sua avventura alla Roma non è andata come voleva. Patrik Schick non ha mai inciso, nel suo periodo in giallorosso, e non è riuscito a ritagliarsi spazio a sufficienza. Per questo, nell’ultimo giorno di calciomercato, ha accettato di trasferirsi al Lipsia. "Non avevo alcuna idea di come sarebbe andata la trattativa. Seguo il calcio tedesco ma ho voluto chiedere qualche informazione anche ai miei compagni che ci hanno giocato. Dzeko mi ha detto che andare al Lipsia sarebbe stata una buona idea" ha raccontato l’attaccante al sito sport.cz che l’ha intervistato dal ritiro della Repubblica Ceca. Il giocatore ritiene che anche dal punto di vista tattico possa adattarsi meglio: "A Roma giocavamo un calcio lento e non avevo molte occasioni. Non sono entrato nel vivo del gioco perché giocavo esterno, ma ora sarà diverso perché il Lipsia gioca veloce e aggressivo".
Infelice a Roma
Schick ha quindi rivelato alcune delle difficoltà incontrate specialmente all’inizio a Roma: "Non mi sentivo del tutto felice. Non sono scappato, ma avevo bisogno fi cambiare. Iniziai senza una preparazione adeguata, l’infortunio e poi una grande aspettativa che non sono riuscito a soddisfare. Ho avvertito anche tutta la pressione dell’ambiente e questo mi ha bloccato".