
Ibrahimovic al Milan: la storia in rossonero dello svedese
Manca solo l'ufficialità, ma Ibrahimovic è virtualmente un giocatore del Milan: seconda avventura in rossonero dopo il biennio tra il 2010 e il 2012. Dall’ufficialità con lo show a San Siro allo Scudetto, gioie seguite dal titolo di capocannoniere e dall’addio con destinazione Parigi. Riviviamo i suoi momenti più importanti col Diavolo

L’UFFICIALITÀ. Già protagonista in Italia con Juventus e Inter, Ibrahimovic celebra la sua terza avventura in Serie A con la maglia del Milan. È il 28 agosto quando in serata Adriano Galliani annuncia: "Zlatan arriva in prestito gratuito, poi eserciteremo l'opzione e al Barça andranno 24 milioni in tre anni. Al giocatore un quadriennale da 8 milioni a stagione". Il giorno seguente, alle ore 15.37, lo svedese atterra a Linate scatenando l’entusiasmo dei tifosi: "Quando ho sentito che il Milan era interessato a me, mi sono emozionato. Sono venuto per vincere e non lascerò questa squadra prima di aver vinto tutto. A mio avviso siamo la squadra più forte in Italia"

"VINCIAMO TUTTO". "Sono sicuro che i tifosi si divertiranno", prosegue Ibra protagonista di una trattativa capolavoro da parte di Galliani, arrivo propiziato dall’agente Mino Raiola e dal pessimo rapporto dello svedese con Guardiola ("Mister filosofo, mi ha portato via la gioia", dirà lo stesso Zlatan). E la sera del 29 agosto, durante l’intervallo dell’esordio del Milan contro il Lecce, ecco la presentazione a San Siro: "Ciao a tutti, sono venuto qui per vincere. Quest’anno vinciamo tutto", la promessa di Ibrahimovic
LA PROMESSA DI IBRA AI TIFOSI DEL MILAN. VIDEO
CHE ATTACCO. "Io, Pato e Ronaldinho formeremo un attacco fantastico", raccontava lo svedese al suo arrivo a Linate. Tridente a disposizione di Massimiliano Allegri, nuovo allenatore dei rossoneri reduci dal 3° posto e che accoglie nuovi colpi sul mercato: ufficiali anche Boateng e Robinho, fenomenale parco attaccanti dove non può che brillare la stella di Ibrahimovic

L’ESORDIO. In realtà la prima di Ibra al Milan non è delle più memorabili: l’11 settembre 2010, sul campo del neopromosso Cesena, Zlatan sbaglia un rigore nella sconfitta al Manuzzi per 2-0. Errore che il campione svedese dimenticherà solo pochi giorni più tardi

I PRIMI GOL. Il 15 settembre seguente, infatti, i rossoneri inaugurano l’avventura in Champions League contro l’Auxerre: è festa a San Siro con la doppietta dello stesso Ibrahimovic, protagonista assoluto nel 2-0 della squadra di Allegri che inizia al meglio il proprio girone

CECCHINO. Non è la regolarità a mancare a Zlatan, attaccante di livello assoluto che si ripete in Champions (suo il gol da ex all’Ajax) e va a segno puntualmente in campionato: colpite Lazio e Genoa ma anche Napoli e Juventus, avversaria quest’ultima che la spunta 2-1 a San Siro

QUELLA VOLTA CON MATERAZZI. Ibra si ripete anche su rigore contro l’Inter, 1-0 da lui firmato nel primo confronto da ex con i nerazzurri. Il derby del 14 novembre 2010 è ricordato per il "regolamento di conti" con Materazzi come raccontato recentemente dallo stesso svedese: "Ero alla Juve e giocavo contro l’Inter. Materazzi mi fa un’entrata assassina e mi fa male. Come calciatore era cattivo. In quel derby tutti erano contro di me, nel secondo tempo Matrix mi carica e gli faccio una mossa di Taekwondo. L’ho mandato in ospedale. 'Perché l’hai fatto, Ibra?', mi chiede Stankovic. Gli rispondo: "Ho aspettato questo momento per quattro anni. Ecco perché".

MAGIE. Il 4-3-1-2 di Allegri, formula che prevede Boateng o Seedorf alle spalle di Ibrahimovic e Robinho regala gol e risultati: il Milan sale al comando del campionato ma, a farne le spese, sarà l’escluso Ronaldinho, poi ceduto nel mercato invernale. Milan campione d’inverno e qualificato agli ottavi di Champions, intanto Ibra regala prodezze come la rete-vittoria in rovesciata alla Fiorentina

LA RISSA CON ONYEWU. Del primo anno al Milan risale anche la celebre lite con Oguchi Onyewu, difensore e compagno dallo scontro titanico in un allenamento. Sull’episodio si erano pronunciati anche Gattuso e Ambrosini, ma la versione dello svedese nell’autobiografia “Io, Ibra” svela ogni dubbio tra battute, colpi proibiti e un’autentica scazzottata. "La cosa più strana è successa dopo - ha ricordato Zlatan -, Onyewu ha iniziato a pregare Dio con le lacrime agli occhi facendosi il segno della croce. Sono diventato ancora più furioso, sembrava una provocazione"

GENNAIO D’ORO. Nella finestra invernale arrivano tra gli altri Van Bommel, Emanuelson e soprattutto il futuro partner offensivo di Ibra: Antonio Cassano. E proprio lo svedese riparte da dove aveva lasciato segnato consecutivamente a Udinese, Lecce, Cesena e Catania nel mese di gennaio. Il Milan è una corazzata e apre una striscia di 12 gare utili consecutive in Serie A

NERVOSO. Milan che uscirà dalla Champions agli ottavi per mano del Tottenham, delusione che pochi giorni più tardi costa al nervosissimo Zlatan l’espulsione per un colpo rifilato a Rossi del Bari. Salterà il derby e rimedierà una nuova squalifica di tre giornate dopo gli insulti al guardalinee in Fiorentina-Milan. E nonostante i suoi due gol contro il Parma, ecco l’eliminazione in semifinale di Coppa Italia

SCUDETTO. Ibrahimovic tornerà in campo il 7 maggio 2011, 0-0 contro la Roma che consegna il 18° titolo aritmetico al Milan, che chiuderà a quota 82 punti a +6 sull’Inter. Zlatan contribuisce con 14 gol in campionato, reti che diventano 21 considerando tutte le competizioni

L'ULTIMO TROFEO. La stagione 2011-2012 inizia al meglio per Ibra e il suo Milan: a Pechino, il 6 agosto, i campioni d'Italia in carica battono l'Inter 2-1 nella Supercoppa italiana. E' il secondo (e ultimo) trofeo con i rossoneri

LA DOPPIETTA ALLA ROMA. Il secondo campionato di Ibra con il Milan è fantastico: lo svedese sarà il capocannoniere del torneo nonostante la concorrenza spietata di Diego Milito, collezionando prestazioni monstre. Come quella dell'Olimpico con la Roma, una doppietta di testa che regala la vittoria ai rossoneri

GOL DELL'EX. Anche in Champions League Ibrahimovic è una macchina da gol: segnerà quattro reti in quattro presenze nel girone, compresa quella a San Siro contro la sua ex squadra, il Barcellona. Una rete inutile, però, visto che i rossoneri perderanno 3-2 contro gli spagnoli e si qualificheranno come secondi alla fase a eliminazione diretta

IL ROSSO CON IL NAPOLI. Il 5 febbraio 2012 un momento chiave della stagione di Ibra e del Milan. I rossoneri pareggiano in casa con il Napoli e al 64' perdono il loro centravanti. Ibra litiga con il difensore azzurro Aronica e viene espulso per un colpo proibito. Saranno tre le giornate di squalifica inflitte dal giudice sportivo

L'ASSENZA NELLO SCONTRO DIRETTO. Per via di quella squalifica Ibra salta lo scontro diretto con la rivale stagionale, la Juve di Antonio Conte. Una partita che sarà poi decisiva per lo Scudetto e verrà ricordata per il clamoroso gol non concesso a Muntari. Sarebbe stato il 2-0 per i rossoneri e invece Matri pareggerà nel finale il gol di Nocerino

POKER ALL'ARSENAL. Dieci giorni prima Ibrahimovic aveva trascinato il Milan negli ottavi di finale di Champions League contro l'Arsenal: 1 gol e 2 assist per sbarazzarsi dell'Arsenal di Wenger con un netto 4-0. I Gunners si rifaranno al ritorno (3-0), ma saranno i rossoneri a passare ai quarti

MALEDIZIONE CHAMPIONS: non sarà nemmeno il 2011-2012 l'anno della Champions per Ibra. Nella doppia sfida dei quarti con il Barcellona (già affrontato dal Milan ai gironi), lo svedese non segna nessun gol. I rossoneri pareggiano 0-0 a San Siro, ma al ritorno si devono inchinare a un super Leo Messi e vengono eliminati

IL SIPARIETTO CON JULIO CESAR. Sei maggio 2012, penultima giornata di Serie A: i rossoneri affrontano l'Inter di Stramaccioni nel derby di ritorno, ancora speranzosi di poter rimontare la Juve e confermarsi campioni d'Italia. A fine primo tempo viene fischiato un rigore molto generoso ai rossoneri: Julio Cesar prova a distrarre l'ex compagno con una linguaccia, Ibra non fa una piega e tira un rigore perfetto. Poi si rivolge al numero 12 dell'Inter e lo schernisce. E' il gol del momentaneo 1-1

ADDIO SCUDETTO. L'ultimo gol di Ibra con il Milan, il 28° del suo campionato, è amaro. Lo svedese segna ancora all'Inter e porta in vantaggio i suoi dopo l'1-1 dei primi 45'. Ma i nerazzurri rimonteranno e vinceranno 4-2, consegnando lo Scudetto alla Juventus di Conte. Ai bianconeri, impegnati in contemporanea, basterà l'1-1 sul campo del Cagliari

L'ADDIO. Il 18 luglio 2012 il PSG ufficializza l'acquisto di Ibrahimovic. Lo svedese si trasferisce a Parigi firmando un ricchissimo triennale da 14 milioni di euro a stagione