Reinier Jesus, chi è il nuovo giocatore del Real Madrid preso dal Flamengo

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Instagram @reinier.jesus

Ricorda Kakà, ha studiato Paquetá e a 18 anni appena compiuti ha già vinto la Copa Libertadores. Tutto sul talento acquistato dal Real Madrid, che nelle giovanili era stato bocciato da Botafogo e Fluminense. Studiava Zidane su Youtube, ora sarà allenato dal francese

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Calcio, calcio e ancora calcio. Se i social sono uno dei ritratti più fedeli dei teenager di oggi, la pagina Instagram di Reinier Jesus Carvalho, per tutti Reinier, parla una sola lingua: quella del pallone. Un chiodo fisso per questo centrocampista nato il 19 gennaio 2002, che il Real Madrid ha deciso di portare alla corte di Zinedine Zidane a 18 anni appena compiuti.

Vinicius, Rodrygo e Reinier: è Real do Brasil

Dopo Vinicius e Rodrygo, acquistati rispettivamente dal Flamengo e dal Santos, il Real Madrid si assicura un'altra stella nascente del calcio brasiliano. Anche Reinier, come Vinicius, è cresciuto nel Centro Deportivo Ninho de Urubu, uno dei luoghi di formazioni storici del Brasile andato a fuoco nel febbraio scorso lasciandosi dietro una decina di morti. Il suo cammino con il pallone tra i piedi ha avuto il via a Brasilia, città nella quale è nato, per poi passare a Rio de Janeiro: dall'età di 9 anni in poi cresce tra i "Meninos da Colina" ed entra nelle giovanili del Vasco da Gama. La sua è però stata una maturazione lenta: quelle potenzialità da craque non sono immediatamente evidenti agli allenatori del Vasco e il discorso non cambia con Botafogo e Fluminense. Nel 2014 il suo mondo inizia a cambiare: entra nel vivaio del Flamengo e si mette in luce. Scala le selezioni delle nazionali giovanili brasiliane ed è con l'Amarelinha che inizia a scavare un solco con i suoi coeteanei: gli esordi con la Selezione Under 15, ma è la finale della Copa do Brasil Under 17 a rivelarlo al calcio che conta. La sua squadra vince proprio contro gli ex compagni della Fluminense e Reinier segna sia all'andata che al ritorno.

Reinier festeggia la vittoria della Libertadores con il Flamengo - ©Getty

Tutto Reinier nell'esordio: palla persa, assist e gol

Legge il gioco e trova la giocata decisiva con estrema facilità: in campo Reinier lascia in dote la sensazione di poter sempre essere determinante. Nonostante la carta d'identità, il Flamengo ha deciso di puntare su di lui in prima squadra ancora minorenne. L'1 agosto 2019 ha esordito in prima squadra disputando l'incontro di Copa Libertadores vinto per 2-0 contro l'Emelec. Prova positiva, tanto da meritare la replica in campionato. Jorge Jesus lo lancia tra i titolari nel bel mezzo di un Brasileirao che i rossoneri si stanno giocando punto a punto con il Palmeiras. Trasferta di Florianopolis contro l'Avaì, dopo pochi minuti al primo pallone toccato Reinier cerca un dribbling complicato. Perde palla e fa infuriare il compagno di squadra Gabigol, che gli aveva suggerito un assist in profondità muovendosi in verticale. Sfuriata, scuse e altra giocata. Passano 11 minuti e il talentino con una giocata no-look apre le porte della rete avversaria all'ex interista. Messaggio recepito e sfruttato: gol. Non sarà l'unico della partita, perché a metà del secondo tempo Gabigol decide di restituire il favore a Reinier regalandogli l'occasione di mettere a segno la prima rete da professionista. Il finale sarà 0-3, ma il giorno dopo i giornali parleranno solo del 17enne che "gioca come un veterano". È il 7 settembre, quattro mesi e qualche giorno dopo Reinier diventa nel Real Madrid.

Il sogno realizzato: la Copa Libertadores

I numeri totalizzati in poco tempo con il Flamengo sono spaventosi per chi ha appena festeggiato 18 anni: le presenze in campionato sono 15, di cui 9 dal primo minuto, le reti sono 6 e gli assist già 2. Sinonimi di classe, qualità e maturità. Il Fla non l'ha fatto partire per i Mondiali Under 17, conquistati proprio dal Brasile, Reinier è stato ripagato dal doppio trionfo in campionato e Copa Libertadores a fine novembre: la sua pagina Instagram è una collezione di “foto di coppia” con il giovane talento e i trofei vinti. Li bacia, li accarezza e – nel caso della Libertadores – ci dorme anche insieme in aereo. La Nazionale, intanto, lo attende: è stato convocato per il torneo pre-Olimpico con l'Under 20 e sogna a breve di vedersi accanto a Neymar e Firmino con la maglia verdeoro.

Lucas Paquetà del Milan tra i modelli di Reinier - ©Getty

Tra Kakà e Paquetà

Reinier è quindi l'ultimo diamante estratto da quella miniera che è divenuto il Flamengo negli ultimi anni. Chissà se prima di volare a Madrid avrà chiesto consigli a un connazionale che con la maglia del Real ha giocato e vinto come Kakà: tanti in patria lo paragonano all'ex milanista. Lo ricorda per statura (è alto 185 centimetri), movenze e ruolo: è il il classico "10" che ama muoversi dietro le punte, sa calciare le punizioni e ha l'assist nel sangue Retaggio di una carriera che ai primi passi l'aveva visto centrocampista davanti alla difesa, salvo avanzare quasi immediatamente la propria posizione. Ora lo aspetta la Spagna ma uno dei suoi modelli gioca in Serie A: Lucas Paquetá del Milan, anche lui talento cresciuto nel Flamengo: "Sono un suo tifoso – raccontava Reinier dopo l'esordio in prima squadra - guardo sempre come gioca, come si comporta in campo, come va in cerca del pallone, come attacca gli spazi".

Zidane e Reinier: dal web al campo

Se i contatti con Kakà restano con possibilità, quelli con Zinedine Zidane sono una certezza. A Madrid Reinier sarà allenato dall'ex stella del calcio francese, passando così dal desktop alle strette di mano. Qualche anno fa, quando il pallone che conta era ancora un'utopia, il giovanissimo talento studiava Zizou su Youtube: "Cerco imitarne le giocate, ho visto tanti suoi video su internet – ammetteva timidamente nella scorsa estate – lui è un idolo per me". Che ora inconterà ogni giorno sul campo, pronto a seguirne le indicazioni. Le stesse che il suo allenatore Jorge Jesus ha fornito a ZZ attraverso un'intervista rilasciata a Marca. Con riferimento a un'altra stellina della Liga: "Reinier è un giovane di grande talento, ma non bisogna fare pressione su di lui come hanno fatto con João Félix. Credo molto in Reinier, ho avuto diverse conversazioni con lui e abbiamo parlato molto di come avrebbe potuto rivalutarsi, dei suoi difetti e di ciò che doveva essere corretto: è un ragazzo che sa ascoltare".

In Spagna per la maturità: in campo e a scuola

Estremamente concentrato sul campo, con le uniche distrazioni concesse alla musica (i suoi duetti con l'ex Roma e Fiorentina Gerson sui social sono diventati virali). Reinier è precoce in tutto, tranne che sui banchi. Studiare uno schema a Reinier viene meglio rispetto all'apprendimento di una formula matematica. Il primo giocatore nato nel ventunesimo secolo a conquistare la Libertadores (pur essendo sceso in campo solo per 19 minuti complessivi) è infatti stato bocciato e dovrà ripetere l'ultimo anno di scuola. La colpa? Le troppe assenze. Nel quarto bimestre Reinier ha praticamente saltato oltre il 90% delle ore di biologia, chimica, inglese, matematica e fisica. Un dato che ha reso impossibile la concessione del via libera per la classe successiva. Anche se alla voce "giustificazioni" trovano posto la vittoria della Copa Libertadores e il Mondiale per Club. Il diploma di maturità, allora, dovrà arrivare in Spagna. Sul campo e sui libri.