Ufficiale l'approdo all'Inter dell'esterno nigeriano classe 1990: il calciatore si trasferisce in nerazzurro dal Chelsea con la formula del prestito con diritto di riscatto a 12 milioni di euro. Indosserà la maglia numero 11
Affare fatto da giorni e adesso anche ufficiale, Victor Moses è infatti un nuovo calciatore dell’Inter. Ad annunciarlo è la stessa società nerazzurra con un comunicato pubblicato sul proprio sito web: "Victor Moses è ufficialmente un nuovo giocatore dell’Inter. Il calciatore nigeriano classe 1990 arriva in nerazzurro a titolo temporaneo con diritto di opzione", si legge nella nota. Rientrato al Chelsea dal prestito al Fenerbache – dove non è riuscito a imporsi trovando poco spazio -, Moses tornerà così a lavorare con Antonio Conte, allenatore con cui ha vissuto i momenti migliori (78 presenze, 8 gol, 8 assist in due stagioni con i Blues) della propria carriera in Premier.
Le cifre dell'operazione
Moses, arrivato a Milano nella serata di lunedì, si è sottoposto ad accurate visite mediche e ha poi firmato il contratto con i nerazzurri che lo prelevano dal Chelsea con la formula del prestito con diritto di riscatto a 12 milioni di euro. Per la sua avventua all'Inter, Moses ha scelto la maglia numero 11 come il connazionale Kanu (96/97-97/98) e come gli altri africani Muntari (09/10-10/11) e Keita (18/19). Dopo Young, arrivato dallo United, e in attesa di Eriksen, i nerazzurri continuano a guardare in Inghilterra per rinforzarsi durante questo mercato di gennaio.
"Lavorare con Conte è un'opportunità"
"E' un onore per me essere qui ed essere un calciatore dell'Inter. Ringrazio tutti per
l'accoglienza, non vedo l'ora di iniziare. Lavorare ancora con Conte è un'opportunità che mi rende molto felice" le prime parole di Victor Moses da giocatore dell'Inter rilasciate a InterTV. "Gli ho parlato e mi ha già spiegato il progetto del club. Voglio farne parte, sono contento di essere qui. Darò il massimo, voglio aiutare la squadra. Qui c'è tanta qualità, io voglio dare il mio contributo in campo e divertirmi. Queste sono le cose più importanti".