
La squadra di Conte ha effettuato un'altra rivoluzione sulle corsie esterne in questo mercato di gennaio. È andato via Lazaro, direzione Newcastle, e presto potrebbe essere ceduto anche Dimarco, ma nel frattempo sono arrivati due rinforzi dalla Premier, Victor Moses e Ashley Young. Su quel lato del campo i nerazzurri non trovano pace: dopo il Triplete sono arrivati oltre 20 giocatori

CHRISTIAN CHIVU da una parte e MAICON dall'altra. Loro sono stati gli ultimi punti di riferimento sulle corsie laterali dei nerazzurri. Protagonisti assoluti del Triplete, dopo le loro partenze l'Inter non ha saputo trovare dei degni eredi negli anni successivi e, questo gennaio, si è passati a un'ulteriore staffetta sulle fasce. Ecco chi sono stati i giocatori acquistati dal club in quel ruolo nell'ultimo decennio
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YUTO NAGATOMO. La rivoluzione post Triplete comincia nel gennaio del 2011, precisamente l'ultimo giorno di mercato. Il giapponese arriva in nerazzurro nell'ambito dello scambio con Santon che fa il percorso inverso e si unisce al Cesena in prestito. Nagatomo resta all'Inter esattamente sette anni fino a quando, nel gennaio del 2018, si trasferisce al Galatasaray, chiudendo l'esperienza milanese con 11 gol e 18 assist in 210 presenze complessive

JONATHAN. L'estate del 2011 segna l'arrivo del terzino brasiliano. Acquistato dal Santos, fatica a trovare spazio in nerazzurro e dopo sei mesi viene girato in prestito al Parma. Tornato alla base aumenta il minutaggio in campo e resta all'Inter fino alla stagione 2014-15, raccogliendo in totale 66 presenze, con 5 gol e 11 assist all'attivo

ALVARO PEREIRA. Nell'estate del 2012 l'Inter sembra aver trovato il profilo ideale per rinforzare le fasce. Acquista il terzino dal Porto per 10 milioni, ma l'uruguiano si rivela subito un flop. Gioca 40 partite il primo anno, appena 343 minuti nell'annata successiva che si conclude a gennaio: il giocatore va in prestito al San Paolo e conclude l'esperienza nerazzurra

EZEQUIEL SCHELOTTO. Nella stessa stagione in cui a Milano arriva Alvaro Pereira, approda anche l'esterno di origini argentine. L'Inter lo acquista nella finestra di gennaio, ma il giocatore ex Atalanta non riesce a risollevare le sorti della squadra, allenata al tempo da Stramaccioni. Colleziona 13 presenze tra campionato e Coppa Italia, segnando un unico gol nel derby contro il Milan. Troppo poco per proseguire l'avventura in nerazzurro

WALLACE. Nell'estate del 2013 l'Inter decide di puntare sui giovani. E così dal Chelsea arriva in prestito uno dei ragazzi più promettenti, il brasiliano classe '94. In nerazzurro, però, raccoglie appena una presenza in Coppa Italia e 40 minuti distribuiti in tre gare di Serie A. A fine anno fa ritorno alla base

DANILO D'AMBROSIO. Nel gennaio del 2014, intanto, l'Inter effettua un'altra operazione sulle fasce. Dal Torino viene comprato l'esterno classe '88 che resta, ad oggi, uno dei due superstiti nella squadra nerazzurra. Fin qui ha collezionato 13 reti e 17 assist in 191 presenze

DODO'. Nell'annata 2014-15 si registra l'arrivo del terzino brasiliano, comprato dalla Roma in prestito con obbligo di riscatto. Milano rappresenta la possibilità di rialzare la testa per il giovane laterale, ma le cose non vanno come sperato. Dopo aver raccolto 28 presenze complessive nella prima stagione, scende in campo per appena 5 minuti nell'edizione successiva della Coppa Italia, prima dell'addio a gennaio direzione Sampdoria

IBRAHIMA MBAYE. Ancora meno incisivo il percorso del terzino senegalese. Cresciuto nel vivaio nerazzurro, torna alla base dopo l'ottima annata in prestito al Livorno, ma all'Inter raccoglie circa 360 minuti nella prima metà della stagione 2014-15. A gennaio viene venduto in prestito in B, prima della cessione a titolo definitivo

DAVIDE SANTON. Mbaye va via e al suo posto, nel gennaio del 2015, arriva il terzino classe '91, alla seconda esperienza in nerazzurro dopo l'arrivederci di quattro anni prima. Neanche l'avventura-bis, però, regala grandi soddisfazioni: fino alla conclusione della stagione 2017-18 colleziona altre 57 presenze con la maglia dell'Inter. Poi arriva la cessione alla Roma (insieme a Zaniolo) nell'operazione che porta Nainggolan a Milano

ALEX TELLES. L'Inter, nell'estate del 2015, si rinforza ancora sulle fasce e acquista due giocatori in prestito. Il primo è il brasiliano, in arrivo dal Galatasaray, ma le 21 presenze in Serie A (più una in Coppa Italia) non si rivelano all'altezza delle aspettative. Al termine della stagione i nerazzurri decidono di non esercitare il diritto di riscatto

CANER ERKIN. Nell'estate del 2016 l'Inter pesca ancora dalla Turchia e preleva a parametro zero il terzino classe '88. Il cambio di allenatore - con De Boer che subentra a Mancini prima dell'inizio del campionato - lo collocano, tuttavia, subito fuori dal progetto e prima ancora di esordire passa al Besiktas in prestito

CRISTIAN ANSALDI. Nella stessa sessione di calciomercato i nerazzurri acquistano anche l'argentino, per circa 10 milioni, dal Genoa. Gli infortuni lo condizionano e le 26 presenze stagionali convincono l'Inter a non puntare più su di lui. Dopo un solo anno, dunque, viene ceduto in prestito al Torino che poi lo riscatta a titolo definitivo

SENNA MIANGUE. Ansaldi non è l'unica novità sulle fasce dell'Inter in quella stagione. Nella prima parte, infatti, trova spazio anche il belga, cresciuto nelle giovanili e fatto esordire tra i grandi da De Boer. Colleziona 5 presenze, poi a gennaio viene ceduto in prestito al Cagliari e chiude l'esperienza nerazzurra

DALBERT. Altra estate, altra rivoluzione. I nerazzurri spendono oltre 20 milioni per acquistarlo dal Nizza, ma il suo biennio all'Inter si rivela un flop: colleziona 26 presenze complessive, pochissime al di sopra della sufficienza, e con l'arrivo di Conte si chiudono le porte per lui: la scorsa estate passa in prestito alla Fiorentina

JOAO CANCELO. Nella stessa finestra di calciomercato arriva anche un rinforzo sul lato destro, preso dal Valencia in prestito con diritto di riscatto. Il portoghese offre un ottimo rendimento nei suoi 28 gettoni tra campionato e coppa, ma la cifra chiesta dal club spagnolo spaventa i nerazzurri che decidono di non comprarlo a titolo definitivo. Dopo il ritorno alla base, viene acquistato dalla Juve

SIME VRSALJKO. Nello stesso periodo l'Inter effettua un'altra operazione sulle fasce. Un gradito ritorno in A, ma una scommessa viste le condizioni fisiche. E infatti i continui infortuni complicano la stagione del croato che raccoglie 13 presenze complessive, prima di far ritorno all'Atletico Madrid

CEDRIC SOARES. I prolungati stop di Vrsaljko convincono la dirigenza a intervenire in quel ruolo nel calciomercato di gennaio. Dal Southampton arriva in prestito il portoghese di origini tedesche, ma il suo impatto non è indimenticabile. Gioca 9 partite tra campionato e coppe e a fine stagione fa ritorno in Inghilterra

FEDERICO DIMARCO. Rientro alla base il terzino 22enne, cresciuto proprio nelle giovanili nerazzurre. Tornato dopo il prestito al Parma, Conte lo utilizza per 97 minuti totali in questa prima parte di stagione, ma ora lo spazio rischia di essere ancora più ridotto per lui e potrebbe partire

VALENTINO LAZARO. Chi è già partito, invece, è il laterale austriaco. L'Inter lo acquista la scorsa estate dall'Hertha Berlino per circa 23 milioni, ma il giocatore fatica a inserirsi negli schemi del nuovo allenatore: raccoglie 11 presenze in tutte le competizioni, poi a gennaio arriva la cessione in prestito al Newcastle

ASHLEY YOUNG. La prima parte di stagione non soddisfa del tutto Conte che chiede ulteriori rinforzi sugli esterni alla società. Il primo regalo arriva dal Manchester United che cede il classe '85 ai nerazzurri, per un milione e mezzo, dopo quasi un decennio dalle parti di Old Trafford

VICTOR MOSES. Young non è l'unico rinforzo a disposizione di Conte. Dopo qualche giorno, infatti, arriva anche il nigeriano, vecchio pupillo dell'allenatore. L'esterno rientra al Chelsea dopo il prestito al Fenerbahce e i Blues lo cedono ai nerazzurri