Spalletti: "Il Milan mi voleva, ma l'Inter mi ha pagato per restare a casa"

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L'allenatore toscano torna sul mancato accordo sulla buonuscita con l'Inter che non gli ha permesso di iniziare la sua avventura al Milan: "Sono stato cercato dai rossoneri, ma è stato deciso di pagarmi per rimanere a casa e così è stato". La replica del club: "Rifiutò lui la buonuscita"

Lo sguardo sempre vigile sulla nostra Serie A e la voglia di tornare presto in "campo", dopo aver sfiorato la panchina del Milan lo scorso ottobre. Luciano Spalletti torna a parlare del mancato accordo sulla buonuscita con l’Inter (società a cui è ancora legato da un contratto) che non gli ha permesso di tornare subito ad allenare, con i rossoneri che hanno poi virato su Pioli per il post Giampaolo. "Io non sono stato contattato dal Napoli. Sono stato contattato dal Milan dopo poco che ero stato esonerato. Poi è stato deciso di pagarmi rimanendo a casa e sono rimasto a casa. Ci sono stati dei ragionamenti e poi il finale è stato questo qui. Si prende atto delle conclusioni a cui si è arrivati", le parole dell’allenatore toscano a margine degli Italian Sport Awards a Castellammare di Stabia.

La replica dell'Inter

Interpellato dall'ANSA, il club nerazzurro ha precisato che "oltre al compenso maturato dal Signor Spalletti la Società aveva proposto un'ulteriore offerta  economica  come incentivo all'esodo, che non e' stata accolta dall'allenatore".  In pratica, secondo l'Inter, Spalletti rifiutò la buonuscita che lo avrebbe liberato consentendogli così di accettare le proposte del Milan.

 

"Non avrei mai smesso di allenare. Ora cerco un'altra sfida"

Spalletti, esonerato dall’Inter al termine della passata stagione, pensa già al futuro: "Se sono pronto per un'altra esperienza? Fosse stato per me io non avrei smesso. Ora è facile guardare al futuro. Quello di cui ho bisogno è un'altra sfida come quelle con Zenit, Roma e Inter. In pratica dove ci si doveva rimboccare le maniche per riuscire a risolvere situazioni complicate". L'allenatore toscano è tornato poi a parlare della passata stagione, la sua ultima alla guida dell’Inter prima di essere sostituito da Conte: "È stato un anno particolarmente intenso, una stagione per certi versi complicata. Forse per questo che la classifica alla fine ha avuto anche più valore con il raggiungimento della qualificazione alla Champions League", ha aggiunto Spalletti.

 

"Eriksen è un giocatore importante"

Spalletti torna sulla sua avventura all’Inter: "Margine di manovra inferiore a Conte? No assolutamente, in quel momento lì non si potevano fare cose differenti. Avevamo il Fair Play Finanziario da rispettare e il presidente Zhang ha fatto il massimo di quello che poteva fare. Oggi ci sono altre possibilità e sta facendo altrettanto il massimo. La cosa fondamentale è che si riesca a dare soddisfazioni al popolo interista e mi sembra che tutto vada nella direzione giusta”. L’ex allenatore nerazzurro commenta così l’arrivo di Eriksen: "È sicuramente un calciatore molto importante. Ha delle qualità ben precise e sicuramente Conte se è andato a prenderlo conoscendolo sa che potrà essere utile, come lo sa l’Inter per quelli che sono gli obiettivi da raggiungere. Non andrò a vedere il derby perché ho da fare in campagna", ha concluso Spalletti..