Allegri sul futuro: "A settembre tornerò in panchina. Non c'è nulla con il Psg"

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L'ex allenatore di Milan e Juventus a Parigi per promuovere il libro 'E' molto semplice' loda Klopp: "Da quando è al Liverpool ha fatto passi da gigante". Sulla maledizione Champions per la Juve: "Tutti i grandi eventi devono essere giocati con serenità"

Massimiliano Allegri, intervistato a Parigi dalla Afp, ha parlato anche del suo futuro respingendo per ora un avvicinamento con il Paris Saint Germain: "Non c'è nulla. Sono a Parigi solo per presentare il mio libro. Non sono qui per parlare del mio futuro perché non conosco il mio futuro ma so che a settembre devo tornare necessariamente ad allenare altrimenti mi abituo troppo a stare in vacanza".  Parlando dei tanti giocatori che ha allenato Allegri ricorda "Ronaldinho era alla fine della sua carriera, avrebbe potuto essere al vertice per diversi anni, poi si è fermato prima. Differenze tra Cristiano Ronaldo e Ibrahimovic? CR7  a 35 anni continua a mettersi in discussione, oltre alle qualità tecniche che possiede. Dopo cinque Palloni d'Oro, cinque Champions League, si sta ancora allenando per raggiungere altri obiettivi. Ibrahimovic è un altro giocatore che, anche adesso a Milano, dimostra ancora di essere un campione". Un giudizio sui colleghi in panchina: "Il migliore allenatore? In questo momento Klopp, da quando ha lasciato il Borussia Dortmund per andare al Liverpool, ha fatto passi da gigante. I grandi manager comprendono che tipo di squadra hanno davanti a loro, che tipo di giocatori hanno e come farli giocare nel miglior modo possibile". E sulla Champions League dice "Non c'è nessuna maledizione, devi giocarci. Con la Juventus abbiamo giocato due finali (2015, 2017). Quindi puoi vincere o perdere. Abbiamo affrontato il Real Madrid e Barcellona che erano le squadre più forti in quel momento, non c'è assolutamente alcuna maledizione. Tutti i grandi eventi devono essere giocati con grande serenità".