Ospite de "Il calciomercato che verrà", il DS del Parma Daniele Faggiano ha parlato di come cambierà il mondo degli affari nel calcio post coronavirus: "Ci saranno più prestiti e le piccole avranno meno disponibilità economica. Serve una norma per regolamentare i prestiti ed estendere i contratti". Retroscena di mercato: "Ho bloccato un giocatore straniero, ma ora non posso chiudere l'operazione"
Daniele Faggiano è stato protagonista del "Il calciomercato che verrà", una serie di interviste a direttori sportivi (ma non solo) realizzate da Sky Sport sul tema del calciomercato del futuro. "Il mio lavoro rimarrà lo stesso, cambierà però l’economia della società. Cambieranno programmi e progetti stilati negli anni passati. Bisognerà inventarsi qualcosa, fare squadre in base ai bilanci che saranno penalizzati moltissimo dal Covid-19. Non penso che il problema sarà fare mercato: le grandi faranno le grandi, le piccole dovranno arrangiarsi e avere idee", ha affermato il DS del Parma. Faggiano che ha annunciato di aver già chiuso un affare in vista della prossima stagione, operazione però che al momento è in stand-by: "Devo aspettare di conoscere il bilancio, è tutto fermo per ora. Ho bloccato questo giocatore, si tratta di uno straniero, ma non posso chiudere per ora".
"Serve norma per regolamentare i prestiti ed estendere i contratti"
Il DS del Parma analizza poi gli scenari futuri del calciomercato: "Non penso il divario cambierà, perché la differenza tra le prime 5-6 squadre e il resto è netta. Penso e spero che ci sarà più amicizia tra le squadre, che ci saranno un po’ più di prestiti. Non penso che le piccol4 squadre potranno spendere come hanno fatto finora: il prezzo cambierà al ribasso, per il Parma come per tutte". Faggiano analizza un tema importante: "Bisognerà capire se riprenderemo a giocare e se sarà così, se i giocatori in scadenza al 30 giugno continueranno a giocare con le attuali squadre o meno. Faccio l’esempio di Kulusevski (acquistato dalla Juve, ma in prestito al Parma fino al 30 giugno ndr): non devo essere io a convincerlo a restare anche a settembre/ottobre, ma ci dovranno essere delle regole chiare, serve una norma univoca per estendere i contratti”. Il dirigente del Parma aggiunge: "Non posso essere io ad andare a ricercare un accordo individuale, ma vorrei un provvedimento straordinario nel caso la stagione si estenda, sarebbe più regolare. Altrimenti un calciatore potrebbe decidere di non giocare su suggerimento magari della sua società. Servono regole chiare per tutti. Alla situazione dei giocatori del Parma in prestito non ci penso adesso, credo però che dovrebbero continuare a giocare nelle attuali squadre"-
"Ci saranno molti più prestiti. Taglio stipendi? Iniziativa per aiutare club"
"Nel calciomercato che verrà penso che sarà più facile prendere i giocatori in prestito dalle big, perché da questa situazione le piccole/medie squadre ne usciranno con le ossa rotte. Oppure dovremo essere bravi noi a puntare su calciatori sconosciuti o da rilanciare", ha aggiunto Faggiano. Che ha voluto sottolineare l’iniziativa del Parma di rinunciare a un mese di stipendio: "Mi spiace un po’ che la nostra iniziativa sia passata in secondo piano, è stato magari dato più risalto a chi gli stipendi ha preferito spalmarli. Noi invece abbiamo rinunciato a dei soldi senza sapere se ripartiamo o meno, un gesto per aiutare la società ad andare avanti". Idee chiare anche sugli obiettivi: "Quello del Parma resta la salvezza. Se sarà più difficile trattenere giocatori come Darmian e Gervinho, con gli stipendi alti? Semplice non sarà. Io ho voglia di ricominciare, fare le trattative da casa, al telefono, con i procuratori non è facile". Conclusione sulle possibili riforme nel mondo del calcio: "Anche prima dell’emergenza Coronavirus in B e C alcune squadre faticavano a iscriversi. Bisognerebbe cambiare a bocce ferme, senza farsi prendere dalla fretta legata al virus", ha concluso Faggiano.