Bayern, Rummenigge: "Perisic? Parleremo con l'Inter. Orgoglioso per ripartenza Bundesliga"

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Il club tedesco non ha riscattato il cartellino del croato, ma i contatti con l'Inter proseguono: "Rapporto cordiale con Marotta, presto parleremo", ha ammesso Rummenigge alla Gazzetta dello Sport. Sul ritorno del calcio giocato in Germania: "Siamo ripartiti con orgoglio e umiltà. Rangnick al Milan? Poca sensibilità verso Boban e Maldini"

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L’addio all’Inter in prestito oneroso con diritto di riscatto direzione Bayern Monaco avvenuto la scorsa estate, un buon inizio in Bundesliga poi l’infortunio e il futuro che adesso che torna in bilico. Il club tedesco infatti non ha esercitato entro i termini prestabili (15 maggio) l’opzione per acquistare definitivamente il cartellino di Ivan Perisic per 20 milioni di euro, chiedendo tempo ai nerazzurri per ripensare l’affare vista anche l’emergenza mondiale legata la Coronavirus. I discorsi tra i due club per il croato però restano aperti, come confermato dal CEO del Bayern Monaco Karl-Heinz Rummenigge in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport: "Perisic è appena tornato a disposizione dopo l’infortunio al piede. Con Marotta però ho un rapporto veramente molto cordiale, vediamo quando farà qualche partita ci parleremo, perché anche il giocatore vorrà sapere dove giocherà. Non è ancora deciso…", le sue parole.

"Bundesliga ripartita con orgoglio e umiltà"

Rummenigge che non ha nascosto tutta la sua soddisfazione per la ripartenza della Bundesliga avvenuta lo scorso weekend: "C’è orgoglio per esser stati capaci di ripartire, ma importante è stato anche prendere la situazione generale con umiltà. Credo che il calcio debba ringraziare la politica tedesca, ma bisogna restare umili al riguardo della situazione, catastrofica e mai capitata. Siamo contenti di aver ricominciato, circa 200 nazioni di tutto il mondo hanno seguito il via che ha avuto due aspetti positivi". Il CEO del Bayen ha poi proseguito: "Siamo stati capaci di ripartire per primi. Ha funzionato il concetto di igiene, il protocollo, perché questo è stato il nodo per ottenere il via libera dalla politica. Anch’io ero un po’ nervoso, ma anche curioso. Pur senza spettatori, ma ho visto in tv che tutte le squadre hanno giocato in modo serio, molto normale. La gente aveva tanta fame di calcio, è stato passo verso la normalità". Rummenigge racconta poi si sta gestendo la situazione in casa Bayern: “In questa settimana c’è una quarantena a due zone. C’è la zona Bayern, che comprende allenamenti e partite con ritiro. La zona numero due è a casa: ai giocatori è permesso solo di avere contatto con la propria famiglia, che è stata testata. Niente amici, nient’altro che mogli e figli. Se i giocatori sono seri e disciplinati, c’è la chance di finire il torneo incrocio le dita perché ricominciate anche in Italia: l’importante è ripartire".

"Rangnick al Milan? C'è stata poca sensibilità verso Boban e Maldini"

Rummenigge ha parlato anche del possibile approdo al Milan di Ralf Rangnick: "Scelta giusta? In Germania ha lavorato bene, ha il vantaggio di aver avuto due ruoli, perché è stato sia direttore tecnico e sia anche allenatore. Diciamo però che la cosa non è stata venduta in modo simpatico, perché se hai due dirigenti come Maldini e Boban, che sono stati dei simboli del grande Milan, bisogna trovare una soluzione più sensibile, si deve agire in modo che alla fine diventi un 'win-win' per le due parti. Se Rangnick parte così, non è un modo simpatico perché Boban è già via e Maldini è contro", ha concluso il dirigente del Bayern.