Milan-Donnarumma, corsa per il rinnovo: il rischio è di perderlo a zero

Calciomercato
Manuele Baiocchini

Manuele Baiocchini

©Getty

Il club rossonero deve accelerare per il rinnovo di Gigio, in scadenza nel 2021. A complicare la situazione lo slittamento del campionato causa coronavirus, con il portiere che rischia di arrivare a fine stagione con solo 10 mesi di contratto e la possibilità già da febbraio di firmare con un altro club da svincolato

CORONAVIRUS, GLI AGGIORNAMENTI DEL 23 MAGGIO IN DIRETTA

Il rinnovo più difficile nel momento più difficile. Il Milan nei prossimi giorni proverà a stringere per Donnarumma. Per capire se ci sono margini per un allungamento di almeno un anno oppure la necessità di mettere il portiere sul mercato. Il tempo gioca a sfavore dei rossoneri, soprattutto se la stagione dovesse terminare a fine agosto quando Gigio sarebbe non più ad un anno, ma a soli 10 mesi dalla scadenza del contratto con la possibilità di firmare per un altro club già il primo febbraio e andarsene dunque da svincolato. Cosa che il Milan non può permettere che accada. Difficile però con queste tempistiche anche trovare un club che paghi Donnarumma il giusto prezzo.

 

Solo 6 o 7 in Europa potrebbero spendere 50 milioni di cartellino e garantire un ingaggio superiore ai 6 milioni netti l'anno al giocatore. Molti di questi peraltro il portiere per il presente e per il futuro già ce l'hanno. Lo United De Gea, il City Ederson, il Liverpool Alisson, il Bayern ha rinnovato Neuer, la Juve ha Szczesny e il Barcellona Ter Stegen. Tutti contenti dei loro numeri 1. Rimarrebbero fuori il Real Madrid, che potrebbe pensare di cambiare Courtois e soprattutto il PSG che ha Keylor Navas non più giovanissimo. Sia in Spagna che in Francia però sanno che il Milan non potrà tirare troppo il prezzo se non dovesse trovare in tempi rapidi un accordo per il rinnovo di Gigio. Donnarumma ascolterà e darà priorità ai rossoneri per affetto e senso d'appartenenza, ma poi spetterà al Milan fare un'offerta convincente da subito, prima che la situazione diventi ingestibile.