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Verona, Pazzini dice addio all’Hellas: "È stato un bellissimo percorso"

Calciomercato

L’attaccante, insieme al direttore sportivo D’Amico, ha comunicato che non ci sarà il rinnovo di contratto con l’Hellas: "Ci speravo in cuor mio, ma va bene lo stesso perché sono sempre stati sinceri con me. Non smetterò mai di ringraziare città e tifosi"

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Giampaolo Pazzini lascia l’Hellas Verona dopo cinque anni. L’annuncio è arrivato in una conferenza stampa congiunta del giocatore e del direttore sportivo del club, Tony D’Amico. "Lo sapevo da tempo – ha esordito l’attaccante – sono stati cinque anni intensi tra alti e bassi. Il percorso è stato bellissimo e sono contento di averlo concluso in Serie A. La città e i tifosi, che non smetterò mai di ringraziare, mi hanno dato tanto, ho sempre sentito la fiducia che è stata riposta in me, mi sono sentito un veronese sempre: l'Hellas rimarrà sempre nel mio cuore. Il bilancio è estremamente positivo, sono orgoglioso di aver vinto due volte la Serie B, che una squadra così non dovrebbe mai fare, così come di aver indossato la fascia. Spero di aver lasciato anch'io qualcosa di bello". Pazzini, senza nasconderlo, ha ammesso di aver voluto proseguire a Verona: "Avrei voluto prolungare, in cuor mio ci ho sperato. Sapevo di non poter giocare 40 partite, ma qui sto da dio. Con me sono sempre stati corretti e quando c'è sincerità per me va bene. La società ha fatto le sue scelte. Io ho un'idea per il futuro ma ora voglio concludere l'anno e pensarci poi a mente lucida. Ho avuto offerte dall'estero ma valuterò con calma".

Il confronto con Juric

Il rapporto con Ivan Juric non è sempre stato disteso. "Abbiamo avuto un dialogo schietto ad un certo punto, il mister ha capito cosa avrebbe potuto evitare e io gli ho detto che gli avrei dato una mano in qualsiasi momento: da lì è nato un rapporto più sincero e sono stato felice di aver potuto dare il mio contributo. È stato una bella scoperta, è un'ottima scelta quella di restare qui per lui" ha proseguito Pazzini. Anche se qualcosa che non è andato per il verso giusto, probabilmente con la società, c’è stato: "Non ho detto proprio tutto, ma cosa concluderei parlando? Io ho la coscienza a posto perché mi sono sempre comportato bene e questo per me è un motivo di grande orgoglio". Contro la Spal ci sarà spazio anche per lui: "Sarò in campo anche se il mister non vuole (ride, ndr). Avrei dovuto giocare prima dell'Inter ma ho avuto un piccolo problema. Ora però ci sono".

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L’intervento di D’Amico

Queste le parole del direttore sportivo del Verona, Tony D’Amico, sull’addio di Pazzini: "Ci sembrava doveroso essere al suo fianco. Tutta la squadra avrebbe voluto essere presente, ma per le normative anti-Covid non è stato possibile. Per le sue capacità potrà intraprendere la strada da grande che vuole percorrere. Per la sua struttura umana penso che dovrà entrare dalla porta principale, in qualsiasi veste che lui voglia intraprendere: creare un ruolo di rappresentanza non sarebbe stato sufficiente".

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