Messi resta al Barcellona: "Volevo andare via, ma non farò causa al club che amo"

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Messi rompe il silenzio e ammette a Goal: "Resto al Barcellona perché è impossibile che qualcuno paghi la clausola da 700 milioni. L'altro modo per andarmene era quello di rivolgermi a un tribunale, ma non farò mai causa al club della mia vita. Volevo cambiare aria, ma Bartomeu non ha mantenuto la parola"

Il futuro di Leo Messi sarà ancora al Barcellona. A mettere fine al braccio di ferro con il club blaugrana è lo stesso fuoriclasse argentino che ha spiegato la sua posizione in un’intervista esclusiva rilasciata a Goal: "Ho detto alla società, soprattutto al presidente, che volevo andare via. Gliel'ho detto durante tutto l'anno. Pensavo che fosse il momento di farsi da parte. Credevo che il club avesse bisogno di gente più giovane, di gente nuova, e pensavo che si stava per concludere la mia avventura al Barcellona con grande dispiacere, perché ho sempre detto che avrei voluto chiudere qui la mia carriera. Gliel'ho detto al presidente e lui mi ha sempre detto che alla fine della stagione avrei potuto decidere se andarmene o se restare e alla fine non ha mantenuto la sua parola", ha ammesso l’argentino.

"Da tempo al Barcellona non c’è più un progetto"

Messi ha poi proseguito: "Ho avuto la possibilità di andarmene dal Barcellona tante volte. I soldi? Tutti gli anni me ne sarei potuto andare e guadagnare più soldi che nel Barcellona. Ho sempre detto che questa era casa mia e che era ciò che sentivo e che sento. Meglio di qui è difficile. Sentivo che avevo bisogno di cambiare, di nuovi obiettivi, di cose nuove". Una volontà di cambiare che non dipende dagli ultimi risultati negativi: "Non c'entra il risultato del Bayern, dipende da tante cose. Ho sempre detto che volevo restare qui. Che volevo un progetto vincente e vincere titoli con il club per continuare a far crescere la leggenda del Barcellona a livello di trofei. E la verità è che da tempo che non c'è un progetto né nulla, loro si destreggiano e coprono i buchi mentre le cose vanno".

"Resto e darò il massimo. Non farà mai causa al Barça"

Messi che torna poi sul discorso relativo alla clausola da 700 milioni e alla possibilità di svincolarsi a zero esercitando la clausola che però è scaduta lo scorso 10 giugno: "Ora si aggrappano al fatto che non l'ho detto prima del 10 giugno, quando è chiaro che il 10 giugno eravamo in corsa per La Liga nel mezzo di questo tremendo coronavirus e che questa malattia ha alterato tutta la stagione. E questa è la ragione per la quale resterò al Barcellona. Adesso resterò perché il presidente mi ha detto che l'unico modo di andar via è pagare la clausola di 700 milioni di euro, e questo è impossibile. C'era un alto modo ed era andare in tribunale. Ma non farei mai causa al Barcellona perché è il club che amo, che mi ha dato tutto sin da quando sono arrivato, è il club della mia vita, ho passato la vita qui. Il Barça mi ha dato tutto e io ho dato tutto. So che non mi è mai passato per la testa portare il Barcellona in tribunale", ha sottolineato Messi. Futuro dunque che sarà ancora in bluugrana: "Continuerò nel Barcellona e il mio comportamento non cambierà, non importa quanto volessi andare via. Darò il massimo. Voglio sempre vincere, sono competitivo, e non mi piace perdere. Voglio sempre il massimo per il club, per i compagni e per me stesso. Ho detto che non c'era stato il sostegno necessario per vincere la Champions League. Adesso non so cosa succederà. C'è un nuovo allenatore e nuove idee. E questo è un bene ma dobbiamo vedere come risponderà la squadra e se saremo in grado di competere ai massimi livello. Quello che posso dire è che resterò e che darò il massimo per il Barcellona".

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"Burofax? Solo per rendere ufficiale la decisione"

L’argentino racconta il momento nel quale ha svelato alla sua famiglia la voglia di cambiare aria: "Quando ho comunicato la mia volontà a mia moglie e ai miei figli è stato un dramma. Tutta la famiglia è scoppiata a piangere; i miei bambini non volevano lasciare Barcellona, non volevano cambiare scuole.. Ho guardato oltre e volevo competere ai massimo livelli, vincere titoli, competere in Champions League. Puoi vincere o perdere, perchè è molto difficile, ma devi competere. Almeno competere e non crollare come a Roma, Liverpool, Lisbona. E questo mi ha portato a pensare sulla decisione di andar via. Come detto, pensavo ed ero sicuro che fossi libero di andar via, il presidente ha sempre detto che alla fine della stagione potevo decidere se restare o meno”. Per concludere, Messi torna sulle modalità con le quali ha comunicato al club di voler andar via: “l burofax era per rendere la cosa ufficiale in qualche modo. Il presidente mi ha sempre detto: ‘Ne parleremo, non ora, etc’,  Ma niente. Inviare il burofax era per ufficializzare che volevo andare via e che ero libero e che non avrei utilizzato l'opzione per un altro anno. Non era per creare un polverone o per andare contro il club, era per rendere ufficiale la mia decisione”, ha concluso l’argentino.

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