Inter, che mercato sarà: le strategie per continuare a vincere

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Luca Marchetti

Luca Marchetti

Uno scudetto da festeggiare (il primo straniero in Italia e il primo cinese in Europa), ma anche un futuro da pianificare in un momento storico estremamente delicato, anche per Suning. Scenari e strategie per provare a trasformare questa vittoria in un ciclo

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Sin da quando era arrivato, Zhang aveva avuto l’ambizione di riportare l’Inter nell’élite del calcio europeo. E ora che ha vinto il suo primo scudetto, rispetto alle dichiarazioni nel giorno della sua presentazione, non possiamo considerarlo che un primo passo verso questa nuova direzione. Il problema è che nel frattempo il Covid ha sconvolto i piani economici di tutto il mondo, Inter compresa. Non è chiaramente in discussione la solidità della proprietà, ma è inevitabile che anche con lo scudetto in tasca, in società nerazzurra si facciano i conti. Tutte le considerazioni tecniche sono state rimandate ai prossimi giorni. Avventurarsi in previsioni è quantomeno azzardato. L’Inter - giustamente - oggi si gode il trionfo. Aver scalzato la Juventus, dopo un dominio di 9 anni, è motivo di doppia soddisfazione. Averlo fatto con una stagione (soprattutto nella seconda parte) dai numeri impressionanti è la ciliegina sulla torta. Da “Villa Bellini” in poi, l’Inter ha capito che con l’unità di intenti, anche se fra persone che possono pensarla diversamente, si costruisce con basi solide. E immaginiamo che questo sia lo spirito che possa accompagnare l’Inter nel prossimo vertice con Zhang.

Mettere in chiaro le cose

E’ il primo passo, dopo mesi in cui si è detto e scritto molto riguardo ai conti nerazzurri. La parola d’ordine potrebbe essere consolidamento. Ma in tempi di pandemia il consolidamento - come detto - passa prima di tutto dal bilancio. Oggi, paradossalmente, non è più forte chi compra, ma chi continua a lavorare su un tracciato. E la dimostrazione è proprio la società nerazzurra. Che ha avuto la forza e la bravura di fare innesti mirati su un gruppo di lavoro consolidato dall’anno precedente e continuando a tirare fuori il meglio da una rosa sicuramente valida, anche se (solo sulla carta) meno profonda di altre. Questo sarà dirimente: più che la ricerca del colpo ad effetto, del grande nome da sbandierare.

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Continuità

La continuità che ha pagato fino a far arrivare l’Inter davanti a tutti. Continuità nel lavoro di Conte, continuità in un gruppo squadra che ha assimilato non tanto e non solo i metodi di allenamento del proprio mister ma soprattutto la mentalità. Ci sono dei giocatori, sul mercato, appetibili per la concorrenza (europea): Lukaku, Lautaro Martinez, Barella, Bastoni, giusto per citarne alcuni. Sono stati la spina dorsale della squadra, in questa stagione. L’anima. Continuare con loro, di questi tempi, sarebbe come fare un grande colpo. Per poi andare a cercare nel mercato delle occasioni il giocatore giusto. Sarà un mercato complesso, difficile. Ma per chi sa aspettare e ha le idee chiare anche pieno di opportunità. Pensate a quante scadenze di contratto ci sono ancora, o a quelle della prossima stagione. Immaginiamo ci possano essere ancora più scambi dell’anno scorso: necessità di risolvere problemi e non perdere capitale. L’Inter tutto questo, al suo interno, non lo ha. I giocatori centrali sono “blindati” da contratti lunghi, Lautaro Martinez è prossimo al rinnovo ormai raggiunto. Non teme assalti alle spalle: potrebbero avere dei faccia a faccia al massimo. Che pone l’Inter in una posizione salda. Ecco perché è importante la continuità. Come se fosse una parola d’ordine. E immaginiamo che questo possa essere il succo della prossima discussione fra proprietà, società e allenatore. Per poi - certamente - scendere nel dettaglio su ruoli e nomi, ma in un secondo momento.

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Il vantaggio dell’Inter

Con la crisi economica, i possibili stravolgimenti delle altre squadre in Italia (dalla Juve al Napoli, passando da Roma) avere dei punti fissi e una strada tracciata è il grande vantaggio che ha in questo momento l’Inter. Consapevole che poi, quando tutto questo potrà tornare alla normalità, quando l’economia tornerà a girare, Zhang non lesinerà il suo supporto, come ha fatto in questi anni di presidenza. Come aveva chiaro sin dal primo giorno: riportare l’Inter nell’élite. Ecco perché nella testa di Steven, lo scudetto è solo il primo passo.