Genoa, Sirigu: "Qui per ripartire e dimostrare di essere ancora importante"

Presentazione

Il nuovo portiere rossoblù si è presentato in conferenza stampa: "Ho avuto la fortuna di indossare maglie importanti e questa dà qualcosa in più alla mia carriera. Fra un anno e mezzo ci sarà il Mondiale e voglio dimostrare a me stesso di essere ancora un portiere importante". E sul trionfo di Wembley: "Non ho dormito per tre giorni, avevo paura di svegliarmi da quel sogno"

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Dopo il trionfo di Wembley, e conclusa la sua esperienza con la maglia del Torino, per Salvatore Sirigu è ufficialmente cominciata la nuova avventura al Genoa. Il vice di Donnarumma nella spedizione azzurra a Euro 2020 è stato presentato in conferenza stampa, durante la quale ha raccontato le prime sensazioni da calciatore rossoblù: "A questo punto della mia carriera vivo molto di sensazioni, stimoli e motivazioni e quello che mi ha dato la spinta a scegliere questa avventura è il fatto che mi sono sentito voluto, benvoluto e ricercato. Ho avuto la fortuna di vestire altre maglie importanti e continuare questa scia di squadre importanti dà un qualcosa in più alla mia carriera. Ho voglia di ripartire da qui e di dimostrare a me stesso che sono un portiere importante. Fra un anno e mezzo ci sarà il Mondiale ed è normale pensarci, ma da qui a un anno e mezzo ci sono tantissime cose da fare. Voglio vivere questa esperienza in maniera libera e anche un po' col sorriso sulle labbra".

"Dopo Wembley non ho dormito per tre giorni"

Impossibile non tornare alla notte dell'11 luglio e al trionfo di Wembley con la Nazionale di Roberto Mancini: "Mi vengono in mente un sacco di cose, ma forse più di tutte l'incredulità. E poi il non voler andare a dormire perchè avevo paura di svegliarmi da questo sogno. Per questo motivo sono rimasto sveglio tre giorni di fila. La vittoria dell'Europeo mi ha dato una grande gioia, dopo le difficoltà che ha vissuto il paese. Poter tornare a casa in Italia e vedere la gioia che abbiamo regalato alle persone mi ha reso una persona felice".

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"Ferraris affascinante, spero riapra presto al pubblico"

Sirigu ha parlato anche di quello che potrebbe essere il suo impatto con il Ferraris, nella speranza che i tifosi possano presto tornare sugli spalti: "E' sempre stato uno stadio bello e affascinante, le partite qui te le godi. Mi sono reso conto di non essere un portiere che soffre determinati ambienti e quando è mancata la gente allo stadio mi sembrava di giocare le partitine in allenamento e facevo più fatica a trovare concentrazione. Speriamo che gli stadi vengano riaperti presto. Ne abbiamo tutti più bisogno".

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"Al Torino ho lasciato il cuore, è stato un onore"

Infine, un'ultima battuta sul Torino, squadra per la quale ha giocato nelle ultime quattro stagioni: "Ogni squadra è un'avventura diversa. E' innegabile che per me il Torino è una squadra importante dove ho lasciato il cuore. Non lo rinnego ed è stato un onore indossare questa maglia. Un domani, finita la mia carriera, mi volterò indietro e, guardando dove ho giocato, non potrò che esserne soddisfatto". E sul futuro di Belotti: "Col Gallo ho parlato varie volte e sicuramente non mi posso permettere di dare un consiglio sul rimanere o andare via. Io gli ho sempre consigliato di essere felice e non prendersi troppe responsabilità sulle spalle. E' un ragazzo molto buono e ha un grande amore per il Torino. Deve fare quello che si sente".

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