Donnarumma spiega l'addio al Milan: "Ambizioni diverse, via per diventare il migliore"

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Il portiere ha spiegato i motivi che lo hanno spinto a lasciare il Milan per iniziare una nuova avventura al Psg: "Sarò sempre un tifoso rossonero, ma la vita è fatta di scelte. Il Milan mi emoziona ancora, però avevo bisogno di cambiare per crescere e diventare il migliore. Ora l'obiettivo con il Psg è la Champions". Nell'intervista al Corriere dello Sport un pensiero anche sul trionfo a Euro 2020: "Merito di Mancini e di un gruppo fantastico. Mi capita di rivedere la nostra cavalcata e di emozionarmi ancora"

Dalle emozioni della vittoria agli Europei con l'Italia all'addio al Milan, fino ai nuovi obiettivi da raggiungere nella nuova sfida, quella con il Paris Saint-Germain. Tanti gli argomenti trattati da Gianluigi Donnarumma, che al Corriere dello Sport ha parlato della sua estate piena di momenti significativi, a partire dal trionfo azzurro a Euro 2020: "Sono stati cinquanta giorni fantastici - ha detto il portiere, eletto miglior giocatore della competizione -, dall'inizio del ritiro alla finale di Wembley. Mi mancano i ragazzi, così come quei momenti. Capita che ogni tanto vado su YouTube a rivedere alcune tappe del nostro percorso e mi emoziono. La nostra vittoria è stata frutto del lavoro di Mancini, che è un allenatore incredibile, e di un gruppo che provava piacere a stare insieme. Respiravamo unità e vivevamo ogni partita come se fosse l'ultima. E poi ci sono quelli come me, Immobile o Insigne: noi siamo matti e sappiamo fare gruppo, sul pullman facevamo partire 'Ma quale dieta' e trascinavamo tutti, anche i più timidi".

"Resterò per sempre tifoso del Milan, ma avevo bisogno di cambiare per crescere"

La scelta di lasciare il Milan dopo la scadenza di contratto, nel frattempo, era già maturata. Donnarumma ha spiegato i motivi che lo hanno spinto a mettere fine alla sua storia con i rossoneri: "Parlare adesso dell'ultima stagione non avrebbe senso - ha proseguito Gigio -, sono stato al Milan otto anni e quella era casa mia, lì ho vissuto momenti bellissimi. Ancora oggi il Milan mi emoziona e ho grande rispetto per chi lavora nel club e per i tifosi. Resterò per sempre un tifoso rossonero, ma la vita è fatta di scelte e avevamo ambizioni diverse. Otto anni non si dimenticano, ma avevo bisogno di cambiare per crescere, migliorare e diventare il più forte. Sentivo la necessità di nuovi spazi e nuove realtà". Una decisione, quella di lasciare il Milan, del tutto personale: "Le scelte professionali le ho sempre prese da solo - assicura Donnarumma -, la mia famiglia mi ha lasciato campo libero e mi ha sostenuto, lo stesso ha fatto anche Mino Raiola. Lui rispetta la volontà dei suoi assistiti, poi naturalmente fa di tutto per soddisfarne le richieste. Quando ho deciso di lasciare il Milan non avevo contatti con altre squadre, giuro. Ma ero sicuro che con un buon Europeo qualcuno si sarebbe fatto vivo. Il calcio non ha più bandiere? Possono essercene, ma è fondamentale che club e giocatori condividano gli stessi programmi e abbiano ambizioni e prospettive simili".

"Con il Psg voglio la Champions"

Dopo il Milan, la nuova vita di Donnarumma è a Parigi, in un Paris Saint-Germain stellare nel quale tra i compagni di squadra c'è anche Leo Messi: "Adesso sto benissimo, sono molto rilassato. Già in passato il Psg mi aveva cercato, ma in quel momento la mia priorità era il Milan. Ora sono qui e voglio fare grandi cose. L'anno scorso la squadra non ha vinto la Ligue 1, ma il vero obiettivo è un altro: la Champions League. L'arrivo di Messi? Incredibile, un vero colpo di teatro. Quando si è saputo del suo addio al Barcellona, non potevo immaginare che me lo sarei ritrovato qui. Questa è davvero una squadra di fenomeni. Leo si allena già con noi e devo dire che ha un sinistro discreto - ha concluso Gigio scherzando -, ma dovrebbe migliorare col destro".

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