Roma, Pastore ai saluti: rescissione consensuale per l'argentino

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Dopo tre stagioni El Flaco ha raggiunto un accordo con il club giallorosso per la rescissione consensuale del suo contratto e ha salutato i tifosi sui suoi canali social: "Ho la consapevolezza di non essere riuscito a rispettare le aspettative che erano state riposte in me. Vi auguro di poter festeggiare presto nuovi successi"

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Termina dopo 3 stagioni l'avventura di Javier Pastore con la maglia della Roma. L'argentino, arrivato nella Capitale nell'estate del 2018 dopo l'esperienza al Paris Saint Germain, ha rescisso consensualmente il suo contratto con la società giallorossa. A comunicarlo è proprio il club di Friedkin attraverso i suoi canali ufficiali: "L'AS Roma comunica di aver raggiunto l'accordo per la risoluzione consensuale del contratto per i diritti alle prestazioni sportive di Javier Pastore. Tutto il Club augura ad Javier le migliori fortune per il futuro". Nei suoi tre anni a Roma Pastore ha totalizzato 37 presenze tra campionato, Coppa Italia e coppe europee, realizzando 4 gol e 3 assist, tutti segnati nella prima stagione. Poi i tanti problemi fisici che non gli hanno mai dato continuità e l'hanno fatto scivolare ai margini della squadra, fino all'esclusione dai convocati del ritiro pre campionato da parte di Mourinho. Riuscire a liberarsi del suo contratto da 8 milioni lordi a stagione (aveva ancora due anni di contratto) era uno degli obiettivi degli ultimi giorni di mercato della Roma, che ora proverà a piazzare anche gli altri 4 esuberi, Nzonzi, Fazio, Olsen e Santon. Non semplice. Ma Pinto, considerata l'operazione Pastore, sembra sapere benissimo come fare il suo lavoro. 

Pastore: "So di non aver rispettato le aspettative che avevate"

L'ormai ex centrocampista della Roma ha voluto salutare e ringraziare società e tifosi attraverso un messaggio pubblicato sui suoi social: "Non è semplice per me lasciare questa società, la città e questi tifosi con la consapevolezza di non essere riuscito a corrispondere le aspettative che erano state riposte in me - ha esordito l'argentino.

Chi mi conosce sa quanto ho sofferto e con quale impegno ho lavorato per provare a ribaltare il mio destino. Non è stata una storia fortunata la nostra, ma nel lasciare sento anche di aver conservato intatto un sentimento di rispetto e di riconoscenza verso questa città e verso la gente che tre anni fa mi ha accolto con amore ed entusiasmo. Vi auguro di poter festeggiare presto grandi successi: Roma, la Roma e i suoi tifosi se li meritano".