Nessun passo in avanti per il prolungamento di contratto di Kessié: il procuratore chiede cifre altissime, il Milan è fermo sulla sua posizione. Il rinnovo di Romagnoli invece non è più improbabile, ma non all'ingaggio attuale
Futuro in bilico. La trattativa che dovrebbe portare Franck KessIé al prolungamento di contratto con il Milan, in scadenza nel 2022, è ancora in una fase di stallo e non conosce progressi. I rossoneri mantengono la propria linea, dopo aver fatto nei mesi precedenti le proprie proposte - più di una -, tutte rifiutate dall'entourage del centrocampista. La società al momento non intende andare avanti, anche se probabilmente nelle prossime settimane ci saranno nuovi appuntamenti in programma: il club farà un nuovo tentativo perché si parla di un giocatore molto importante e che non vorrebbe perdere, ma ha un limite di budget oltre il quale non vorrebbe andare e non è disposto ad accontentare il procuratore che, finora, ha chiesto cifre altissime per il rinnovo. Anche Pioli è consapevole del suo valore tecnico e punterà su Kessié fino alla fine, anche in caso di non rinnovo, come accaduto l'anno scorso con Calhanoglu e Donnarumma, entrambi risultati decisivi per tornare in Champions. Maldini, del resto, lo ha ripetuto più volte: "Chi vuole rimanere al Milan lo deve dimostrare con i fatti". L'agente dell'ivoriano, probabilmente, vuole capire prima cosa offre il mercato internazionale e magari dopo tornerà a trattare ritornando su cifre più consone al suo valore.
Romagnoli, l'addio non è più certo
Leggermente diverso il discorso per Alessio Romagnoli, anche lui in scadenza. Sembrava impossibile un dialogo per il rinnovo del capitano e, invece, qualche chiacchierata nell'ultimo periodo c’è stata e chissà che non si possa trovare l’accordo. Perdere sia lui che Kessié a costo zero infatti, per il Milan, comporterebbe una grossa perdita anche a livello economico oltre che tecnico. Se il difensore vuole rimanere in rossonero dovrà rientrare comunque su dei canoni diversi, rinunciando all'idea di guadagnare ancora l'ingaggio attuale.