Calciomercato Roma, cosa potrebbe accadere a gennaio

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Paolo Assogna

Paolo Assogna

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L’obiettivo è il passaggio dal mercato di "riparazione" a quello di "costruzione". Dietro Bereszynski è un profilo seguito, così come lo sono il ventunenne del Feyenoord Pedersen e Marcao del Galatasaray. A centrocampo il sogno in entrata si chiama Zakaria, ma c'è concorrenza. Potrebbe allora risultare decisiva la chiamata dello Special one

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Nessun dubbio sulle esigenze di José Mourinho riguardo la rosa della Roma dopo un mercato estivo considerato "di riparazione" in conseguenza all’infortunio di Spinazzola e l’addio di Dzeko: non è all’altezza dei competitor nella corsa al quarto posto. Lo ribadisce con una certa continuità l’allenatore portoghese che, con grande decisione, ha diviso il gruppo tra calciatori utili e altri lontani dalle sue idee. L’obiettivo dunque è il passaggio da "mercato di riparazione" a "mercato di costruzione"

Smalling, che fine hai fatto?

Reynolds non è pronto per la Serie A e Karsdorp ha bisogno urgente di un ricambio credibile, Bereszynski è un profilo seguito ma il ventunenne Pedersen, norvegese del Feyenoord, ha tutte le caratteristiche adatte al club dei Friedkin. Rimanendo sulla linea difensiva, rimane invece un‘incognita la pratica Smalling: così come nella passata stagione, l'inglese non riesce a risolvere le questioni muscolari, tanto che sono state appena quattro le sue presenze in campionato. Kumbulla ha invece frenato la sua crescita, e serve uno specialista pronto: Marcao, per esempio, sembra aver esaurito il suo rapporto col Galatasaray.

"Pronto Zakaria…"

L’abbondanza esiste solo sulla trequarti e in attacco, anche in mediana la Roma è corta. Cristante e Veretout non hanno alternative credibili secondo Mourinho, Diawara e Villar non convincono, perché non completi nelle due fasi. Si farà allora di tutto per trovare loro una sistemazione ma, per ora, ci sono solo timide richieste di prestito. Il sogno in entrata si chiama Zakaria, svincolato nel prossimo giugno: la Roma è pronta a offrire cinque o sei milioni al 'Gladbach per prenderlo a gennaio, ma il problema è che non piace solo alla Roma. Borussia Dortmund e due o tre club di Premier sembrano pronti a offerte difficilmente pareggiabili. Come nel caso di Abraham, potrebbe allora risultare decisiva la chiamata di José Mourinho, perché quando lo special one alza il telefono diventa difficile dirgli di no.