Fiorentina, Pradè: "Vlahovic? Non potevamo dire no. Club prigionieri dei procuratori"

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Il dirigente viola è tornato a parlare dell'addio di Vlahovic durante la presentazione di Cabral: "Le società al giorno d'oggi sono quasi prigioniere dei procuratori e dei calciatori, capiamo l'amarezza dei tifosi ma non potevamo rifiutare perché rischiavamo di perderlo a zero". Sullo sfogo di Commisso: "Faremo di tutto per ridargli entusiasmo. Bravi e fortunati ad aver preso Cabral"

L’addio di Dusan Vlahovic direzione Juventus continua a tenere banco in casa Fiorentina, con i tifosi viola molto delusi per la cessione del gioiello serbo ai bianconeri. Una situazione che il ds Daniele Pradé ha analizzato così a margine della presentazione di Arthur Cabral, l’attaccante scelto per sostituire in rosa proprio Vlahovic: "Sono il primo a capire l'amarezza e il disagio dei tifosi ma purtroppo ci sono situazioni che passano sopra ognuno di noi, ci sono situazioni in cui oggi le società non dico che sono prigioniere, ma ci siamo vicini, ad agenti e calciatori. Questa era una operazione, come già ho detto più volte viste le entrate della società, a cui non potevamo dire di no perché rischiavamo di perderlo a parametro zero". Il dirigente della Fiorentina ha poi aggiunto: "La vicenda di Vlahovic è specchio del calcio moderno, speriamo che d'ora in poi qualcosa cambi. Capiamo i sentimenti della gente ma il calcio per come è fatto oggi, con i procuratori, i bilanci e via dicendo, e per la società che siamo non potevamo fare diversamente. Per raggiungere determinati obiettivi tecnici e alimentare ambizione non possiamo basarci su un singolo giocatore. Vero che Chiesa e Vlahovic hanno portato tanti soldi dopo che li abbiamo valorizzati ma è anche vero che in questi anni abbiamo ceduto quasi 50 calciatori con costi vari. E in ogni caso, nonostante la partenza di Dusan, restiamo una squadra completa con gli arrivi di Ikoné, Piatek e Cabral".

"Gruppo unito. Vogliamo ridare entusiasmo a Commisso"

Il direttore sportivo della Fiorentina non nega la preoccupazione dopo le parole del presidente Commisso: "Lo sfogo del presidente? Capisco fortemente la sua delusione, pure anch'io sono preoccupato, di sicuro noi tutti, dirigenti, allenatore, squadra ce la metteremo tutta per ridargli entusiasmo". Poi sulla situazione attuale che si respira nell’ambiente viola, il dirigente della Fiorentina ha affermato: "Il gruppo è unitissimo e sa di essere forte e di non dipendere da un solo calciatore. Oggi il capitano Biraghi ha parlato a lungo con Commisso e ha riportato che la squadra è unita e rema tutta nella stessa direzione. Il mister è una persona intelligente e sapeva benissimo la situazione di Vlahovic: ripeto, ci siamo trovati in una situazione in cui è impossibile a livello societario e aziendale dire di no. Quanto alla delusione dei tifosi faremo di tutto per riportarli dalla nostra parte con il lavoro, la lealtà e vincendo più gare possibili"-

rocco commisso

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"Bravi e fortunati ad aver preso Cabral"

Pradé che ha parlato così di Cabral, nuovo attaccante della Fiorentina: "Siamo contenti di aver preso Cabral, è una punta forte e giovane, già nell'orbita della nazionale brasiliana. E' un giocatore che abbiamo seguito tanti e siamo stati bravi e fortunati a cogliere l'occasione in un momento del mercato complicato. Julian Alvarez? L'abbiamo seguito tanto, ci piaceva. Ma nel momento del mercato non siamo mai andati ad aggredirlo perché avendo preso Piatek e avendo Vlahovic non avrebbe avuto senso. Quando si è concretizzata la cessione di Vlahovic, Alvarez era già al City. Agustin Alvarez? Ci piace, ma il Penarol lo valuta una cifra che in questo momento riteniamo eccessiva”, ha concluso il ds viola.

epa09421108 Basel's Arthur Cabral cheers after scoring during the UEFA Conference League playoff soccer match between Switzerland's FC Basel 1893 and Sweden's Hammarby IF at the St. Jakob-Park stadium in Basel, Switzerland, 19 August 2021.  EPA/GEORGIOS KEFALAS

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