Si va sempre più verso una riconferma di Vlahovic in bianconero. I suoi numeri, 17 gol e 3 assist, sono giudicati molto buoni dalla dirigenza e non c'è al momento la volontà di investire un budget importante per un nuovo attaccante titolare. A luglio l'ingaggio del serbo salirà a quasi 12 milioni
Occhi su Vlahovic. Allegri lo segue in allenamento, la società pianifica il futuro con lui. Nei pensieri di Giuntoli resterà il centravanti della nuova Juve. Non una squadra rivoluzionata, ma rinforzata nei punti chiave, in linea con le esigenze di bilancio, che al 30 giugno chiuderà con una perdita superiore ai 130 milioni di un anno fa. In questa situazione è logico che un’eventuale offerta da capogiro venga valutata, però insieme ad altri aspetti: la volontà del giocatore (e non risulta che Vlahovic voglia andare via) e la possibilità di arrivare a un sostituto all’altezza.
Vlahovic, il rendimento è giudicato molto buono
Così, se è vero che da luglio l’ingaggio dell’attaccante salirà, sfiorando i 12 milioni, fino al 2026, nelle valutazioni della dirigenza entrano anche altre considerazioni. Il rendimento di Vlahovic è giudicato molto buono: 17 gol e 3 assist, insieme alla capacità di reagire a un momento difficile tornando protagonista nella fase centrale della stagione in cui ha segnato un gol ogni 114 minuti. Media peggiorata nelle ultime 13 partite, ma Vlahovic resta sempre al centro delle azioni più pericolose ed è su di lui che la Juve punta per portare a casa la Coppa Italia. Ogni discorso su un nuovo contratto è rimandato a fine stagione. L’eventuale cessione di Vlahovic in ogni caso dovrebbe essere sostenuta da un ingente investimento sul sostituto. Ne varrebbe la pena insomma? La Juve oggi pensa di no.
