Bergomi: "Non vedo Dybala con altre maglie in Italia, all'Inter non sarebbe funzionale"

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L'argentino non rinnova e saluterà i bianconeri dopo sette stagioni, Bergomi: "Continuo a pensare che Dybala sia la Juve. Faccio fatica a vederlo in un'altra italiana". Se così fosse: "All'Inter non sarebbe funzionale, può fare la mezza punta nel 3-5-2, ma servirebbe un partner diverso da Dzeko". E con Milan e Napoli? Anche se per Bergomi la sua collocazione perfetta sarebbe nel City di Guardiola

NIENTE RINNOVO, DOVE ANDRÀ ORA DYBALA?

Dybala-Juve, niente rinnovo e capolinea al termine della stagione. Sette anni, gli scudetti vinti, i gol. Ma quale futuro per l'argentino? Di Paulo Dybala ne ha parlato Beppe Bergomi a Sky Sport 24: "Continuo a pensare che Dybala sia la Juve. E faccio fatica a vederlo in un'altra italiana. È vero che è stato a Torino sette anni e in sette anni non diventi una bandiera, ma Dybala per me è Juve - dice Bergomi -. Dispiace vedere come è finita, come mi era dispiaciuto per Donnarumma via dal Milan o come per Insigne che andrà in Canada. Voto alla sua storia bianconera? 7,5 o 8 è giusto". Dunque il tema futuro, dove potrebbe giocare meglio Dybala? Partiamo dal capitolo Inter: non ci sono stati contatti tra i nerazzurri e l'entourage del giocatore dopo la rottura con la Juventus. Sulla sua possibile presenza tattica Bergomi dice: "Non lo vedo molto funzionale. Il ruolo di Dybala è quello di seconda punta, ma avrebbe bisogno di un compagno d'attacco diverso rispetto a Dzeko, non ha gamba, fa solo movimenti incontro, è bravo tecnicamente e sa legare il gioco, ma a chi darebbe palla in profondità? L'Inter attacca molto sulle corsie esterne, ma il riferimento davanti non ci sarebbe. Sicuramente la seconda punta nel 352 potrebbe farla, ma con la rosa a disposizione oggi dell'Inter Dybala troverebbe qualche problemino".

Come potrebbe giocare nel Milan o nel Napoli

E in altre squadre? "Il Milan in mezzo al campo ha due mediani e un trequartista - che sia Brahim Diaz o Kessié - che tendenzialmente hanno sempre dei riferimenti ad uomo. Contro il Cagliari si può notare una rincorsa di Brahim su Grassi fino alla bandierina del corner - analizza Beppe Bergomi -. Questo è quello che vuole Pioli, dà dei riferimenti precisi con marcature a uomo. Quindi Dybala nel Milan ci starebbe bene, e sarebbe funzionale dietro a una prima punta, ma dovrebbe fare un grande lavoro di non possesso. L'ideale in questo momento sarebbe però giocare nel Napoli dietro Osimhen. Contro l'Udinese ci ha giocato Mertens quando Osimhen ha ribaltato la partita. Voglio bene a Martens e ha fatto la storia del Napoli, ma se vogliamo individuare dove Dybala possa rendere al meglio, allora il Napoli sarebbe l'ideale".

Ma con Guardiola…

Eppure Bergomi ha per Dybala una collocazione ancora migliore, perfetta: "Da Guardiola, cioè l'unico grande allenatore che riesce a mettere insieme più talento possibile. L'unico capace di schierare cinque giocatori offensivi e un solo centrocampista di contenimento. E a volte neanche quello. Perché fa sempre lui la partita, perché è sempre metà campo avversaria. I suoi giocatori di talento infatti corrono sempre in avanti e mai indietro. Con lui sarebbe veramente perfetto. Nel Barcellona di Xavi? Lui gioca con tre centrocampisti solidi, Busquets, De Jong e Pedri, Dybala allora potrebbe partire a destra per tagliare dentro con mancino. Ma Xavi lì fa giocare quelli veloci, Dembélé o Adama Traoré. Anche in Spagna per lui potrebbe essere difficile trovare spazio".