Come giocherebbe Samardzic nell'Inter e il "gioco delle coppie" di Inzaghi

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Carmine Rossi

L'Inter tenta l'affondo per il centrocampista dell'Udinese che completerebbe il centrocampo offrendo a Simone Inzaghi un'alternativa in mediana in ogni ruolo. Il classe 2002 sarebbe il più alto in mezzo al campo e l'unico mancino puro assieme a Dimarco

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Alzi la mano chi ricorda il "gioco delle coppie", programma televisivo cult negli anni 80 condotto prima da Marco Predolin e poi da Corrado Tedeschi. Ai boomer luccicheranno gli occhi, qualche millenial se lo ricorderà per sentito dire, poche speranze tra la generazione Z... Ecco, nel gioco delle coppie c'era una regola forndamentale: gioca solo chi è una coppia. Quello che sogna di fare Inzaghi il prossimo anno con la sua nuova Inter: due titolari per ogni ruolo, soprattutto in mezzo al campo. E l'arrivo di Samardzic dall'Udinese consentirebbe l'allenatore nerazzurro di completare il progetto: 6 per 3 maglie, 3 coppie da alternare durante la stagione. .

Samardzic, a che punto è la trattativa con l'Udinese

Un affondo in piena regola. La dirigenza nerazzurra ha presentato la prima offerta ufficiale ai bianconeri per Samardzic: 15 milioni di euro più il cartellino di Fabbian, a titolo definitivo con opzione di recompra. Questa la cifra messa sul tavolo e con la quale l'Inter conta di regalare a Inzaghi l'ennesimo profilo di livello a centrocampo.

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Dove giocherebbe Samardzic nell'Inter

Due punti a favore del serbo, e di conseguenza dell'Inter. In Italia da due anni, quindi la "fase di ambientamento" è in teoria un ostacolo già ampiamente superato. Il secondo: il sistema di gioco. A Udine era 3-5-2, a Milano sarà 3-5-2. Usato sicuro a centrocampo, classico modus operandi dei nerazzurri: da Barella a Mkhitaryan, passando per Calhanoglu e Asllani. L'Inter pesca quasi sempre in Italia in quel settore del campo, provando a ridurre quasi a zero le possibilità di incorrere in errori di valutazione. Sarà così anche per Samardzic. Ma dove potrebbe giocare? Caratteristiche alla mano, il classe 2002 è l'alternativa a tutti i centrocampisti in rosa. Da regista (per permettere a Calha di tirare il fiato) o da interno (destro o sinistro, in rotazione coi vari Barella, Frattesi e Mkhitaryan). Fra l'altro Samardzic sarebbe anche l'unico mancino di ruolo in mezzo al campo, oltre a Dimarco (più Mkhitaryan, che è ambidestro).

Centimetri e gol da fuori per l'Inter 

Oltre ad aggiungere centimetri (184, il più alto fra i futuri compagni di squadra in quella zona del campo), Samardzic potrebbe garantire anche un discreto numero di reti: 5 messe a segno in bianconero lo scorso anno, che sommate a quelle dell'altro volto nuovo Frattesi (7) offrono alternative in zona gol agli attaccanti. Il tiro da fuori è suo il pezzo forte: delle cinque marcature personali dello scorso anno, quattro sono arrivate con conclusioni dalla lunga distanza. E se Samardzic facesse lo stesso percorso di Brozovic e Calhanoglu? Entrambi arrivati all'Inter da interni di centrocampo, e trasformati in registi puri: intuizioni felici di Spalletti il primo, e di Inzaghi il secondo. Senza dimenticare Stefano Sensi, classe 1995 rientrato dopo il prestito al Monza: al netto del mercato, è un giocatore dell'Inter a tutti gli effetti, un'alternativa in più peri ruoli di regista e interno.

Dal 4x3 agli inter...cambiabili

A centrocampo la differenza rispetto allo scorso anno sarà netta. E' proprio lì che i nerazzurri hanno incentrato il mercato fin qui cambiando le dinamiche delle rotazioni di Inzaghi. Nella stagione 2022-2023, sempre col 3-5-2, la possiblità di scelta era ridotta a 4 nomi per i tre ruoli centrali di centrocampo (Barella, Brozovic, Calhanoglu  Mkhitaryan), con più defilati Gagliardini e Asllani. E il minutaggio la dice lunga:

  • Barella: 4.029'
  • Calhanoglu: 3.502'
  • Mkhitaryan: 3.336'
  • Brozovic: 2.507'
  • Gagliardini: 1.038'
  • Asllani: 858'

Le coppie di esterni

L'allenatore nerazzurro ha invece ora una doppia soluzione in ogni posizione del centrocampo. Allargando il discorso anche agli esterni, le "coppie" sulle quali Inzaghi potrà fare affidamento sono Dumfries-Cuadrado sulla destra e Dimarco-Gosens sulla sinistra. Mentre lo scorso anno, anche a causa dell'arretramento di Darmian sulla linea dei difensori dopo l'affaire Skriniar, Inzaghi non aveva avuto la stessa possibilità di turnover.