Immobile-Lazio, Ciro allontana le voci sull'addio: "Arabia? Ho ancora tanto da fare qui"

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Il capitano della Lazio allontana le voci su un possibile futuro lontano dalla squadra biancoceleste: "Questa squadra è e sarà sempre nel mio cuore, è uscita una mia intervista ma quando parli le cose vengono scritte in maniera differente da come verrebbero interpretate in video. Non ho mai pensato di tradire la gente che mi ama. L'Arabia? Ho ancora tanto da fare con la Lazio"

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L'intervista rilasciata al Messaggero nelle scorse settimane con una possibile apertura a un addio alla Lazio aveva fatto parecchio discutere, ma adesso Ciro Immobile ha voluto mettere le cose in chiaro. Intervenuto per un'intervista a Verissimo, il capitano biancoceleste ha allontanato le voci su un possibile futuro lontano dalla Capitale. "La Lazio è e sarà sempre nel mio cuore - ha spiegato Immobile -, io sono il capitano e insieme abbiamo fatto tante belle cose. Ultimamente è uscita una mia intervista, ma quando parli e le cose vengono scritte è diverso rispetto a quando parli in video, dove si vede l'espressione e si capisce il vero messaggio che uno vuole mandare. Ho sbagliato io a dare troppa importanza ai pochi, anziché dare ascolto alla gente che mi ama e che non ha mai pensato di tradirmi, così come io non ho mai pensato di tradire loro. Non direi mai in un'intervista che voglio andare via, non è nel mio stile. L'Arabia? Io ho ancora da fare molto con la Lazio e con tutta la gente che mi ama".

"Scommesse? Siamo feriti, ma non mettiamo alla gogna chi ha sbagliato"

Immobile ha anche parlato delle sue condizioni: "Finalmente sto bene - ha proseguito -, il peggio è passato e l'infortunio è alle spalle. Mi dispiace aver saltato partite importanti con la Lazio e con la Nazionale. Gli Europei? Abbiamo l'obiettivo di qualificarci, dobbiamo essere positivi e andare avanti, ce la metteremo tutta". Inevitabile un pensiero sul caso scommesse: "Tutto il calcio è stato colpito da questo scandalo - ha detto Immobile - e siamo consapevoli che questi ragazzi hanno bisogno di aiuto. Non bisogna metterli alla gogna, la giustizia sta facendo il suo corso. Si può sbagliare, l'importante è imparare. È normale che ci sentiamo feriti perché cerchiamo di insegnare il rispetto delle regole e i valori dello sport, cose che in queste situazioni vengono meno".