Zenit-Torino, trattativa per Ilic: come funziona il calciomercato con la Russia

La notizia della trattativa tra Zenit e Torino per Ilic riapre la porta al calciomercato italiano verso la Russia. Quando da oltre due anni, e da prima del conflitto con l’Ucraina, nessun giocatore della Serie A si è trasferito in Premier Liga: l’ultimo era stato Keita Balde, che a parametro zero aveva accettato la corte dello Spartak Mosca: era agosto, la guerra non era ancora cominciata. Da lì in poi, solo cessioni, poche, e una questione legata all’embargo con l’Europa e i conti russi bloccati per le transazioni finanziarie, che la FIFA ha risolto con una serie di emendamenti alla procedura del TMS, la pratica per i trasferimenti internazionali. Perché la questione non riguarda tanto il mercato in uscita dalla Russia, quanto quello in entrata: nell’ultima stagione in Italia sono arrivati infatti Almqvist al Lecce in prestito dal Rostov, Sazonov e Moro a titolo definitivo dalla Dinamo Mosca a Torino e Bologna, e Abildgaard al Como, che si era però liberato a zero dal Rubin Kazan. 

Come funziona la FIFA Clearing House

Verso la Russia, nulla. E ora lo Zenit ci prova, pronto ad acquistare il centrocampista granata. L’operazione può essere possibile grazie a una serie di meccanismi che coinvolgono anche al FIFA Clearing House, la banca virtuale della FIFA che ha sede a Parigi e che opera con i TMS. Si tratta di un conto obbligatorio e virtuale a cui si appoggiano tutte le società dentro l’organo FIFA dove bisogna dichiarare la provenienza dei soldi, le garanzie per poter operare, il tipo di valuta adottata e tutta una serie di strumenti per controllare la corretta transazione di denaro. Dal 2023, la Clearing House è obbligatoria per tutti, club russi inclusi. Cosa che ha facilitato e potrà facilitare tutte le operazioni bypassando in maniera totalmente trasparente il blocco dei conti e permettendo al calciomercato di essere davvero internazionale.