Inter, Marotta: "Ottimista sul futuro di Inzaghi, il ciclo non è finito". VIDEO
interIl presidente nerazzurro Marotta, alla sua quarta finale da dirigente, presenta la sfida tra Inter e Psg al microfono di Sky: "Questa volta vogliamo recitare un ruolo di attori principali, l’esperienza di Istanbul ci è servita, sono ottimista che l'Inter farà una bella partita". Sul futuro di Inzaghi: "Il rapporto con Inzaghi è ottimo, secondo me il ciclo non è finito, ci si trova bene da ambo le parti. C’è una bella simbiosi, auspico che si possa proseguire"
Nel media day in vista della finale di Champions tra Inter e Psg (in programma sabato 31 maggio), ha parlato anche il presidente nerazzurro Giuseppe Marotta, alla sua quarta finale da dirigente (due con la Juventus e due con l'Inter). Tra i temi trattati non solo la sfida cruciare contro i francesi, ma anche lo scudetto perso contro il Napoli e il futuro di Simone Inzaghi. Di seguito la sua intervista integrale a Sky Sport.
Due finali di Champions in tre anni, quali sono le sue sensazioni per avere portato di nuovo l’Inter a giocarsi questo trofeo?
"Sono sensazioni positive, che conciliano con il grande orgoglio di rappresentare l’Italia calcistica per la seconda volta in tre anni con una società, un allenatore e un gruppo molto forte che meritano questo ruolo. Questa volta vogliamo andare con la consapevolezza di recitare il ruolo di attori principali, l’esperienza di Istanbul ci è servita, questi ulteriori due anni di esperienza in Europa ci hanno arricchito sul tema della convinzione e della motivazione. Sono ottimista che l’Inter farà una bella partita"
Dal suo punto di vista personale, si può dire che le manca soltanto la Champions League? Questa sarà la sua quarta finale… Cambierà qualcosa per lei nell’avvicinamento?
"Speriamo, non sono scaramantico, ma potrei iniziare a pensarci. È la mia quarta finale in Champions, ma soprattutto è la seconda con l’Inter, sarebbe una gioia immensa per me da presidente poter coronare questa fase finale della mia carriera con una vittoria di grande emozione e di grande prestigio"
Il campionato è finito con un po’ di amarezza, avete chiuso con un solo punto di distanza dal Napoli. Cosa è mancato? Qual è la sua analisi complessiva?
"Pur dando ampi meriti al Napoli, che ha meritato lo scudetto, comunque noi abbiamo fatto 19 partite in più di loro, che equivale a un intero girone di campionato. Questo ha inciso sicuramente dal punto di vista psico-fisico su quello che è stato l’andamento della squadra. Non me la sento di recriminare o dare delle colpe, non voglio avere alibi, il ringraziamento verso questi splendidi ragazzi e verso l’allenatore è totale da parte della società. Credo anche di interpretare la volontà e il desiderio da parte di tutta la tifoseria. Questa squadra ci ha fatto vivere delle serate epiche, prima fra tutte la semifinale di ritorno contro il Barcellona"
Parlando del futuro di Simone Inzaghi, lei aveva detto che ne avreste parlato a bocce ferme, essendo una formalità. Inzaghi ha detto che se ci saranno i presupposti, si andrà avanti insieme. Cosa intende Inzaghi quando parla di presupposti?
"È giusto che un allenatore faccia queste considerazioni, è normale, deve sentirsi dire anche delle parole da parte della società e noi siamo pronti a farlo. Come abbiamo detto più volte, noi adesso siamo tutti concentrati su un appuntamento storico e importante per tutti, sia per la società sia per i singoli. Poi ci siederemo per parlare, io sono ottimista perché il rapporto con Inzaghi oggi è ottimo, secondo me il ciclo non è finito, ci si trova bene da ambo le parti. C’è una bella simbiosi, auspico che si possa proseguire"
