Napoli, De Laurentiis: "Ho dovuto vendere Kvara, il procuratore aveva altri progetti"
NAPOLIIl presidente del Napoli De Laurentiis è intervenuto in una lunga intervista a 7, settimanale del Corriere della Sera: "Ho dovuto vendere Kvaratskhelia. Il suo procuratore minacciava di ricorrere all’articolo 17 del regolamento Fifa, l’avremmo perso quasi gratis. Il Psg aveva offerto più di 200 milioni per Kvara-Osimhen. Come avrei speso quei soldi? L’idea era quella di prendere Gyokeres. Conte è uno stakanovista sul lavoro, come me. Entrambi siamo innamorati di ciò che facciamo"
In una lunga intervista pubblicata su 7, settimanale del Corriere della Sera, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha parlato della cessione di Kvaratskhelia: "Nessuna frizione. Dovevo farlo. Nessuno poteva sostituire Kvara alla pari, ma ci abbiamo provato: del resto se quello di gennaio viene chiamato mercato di riparazione, uno del livello di Kvara a metà stagione non te lo vendono. Il suo procuratore minacciava di ricorrere all’articolo 17 del regolamento Fifa. È un articolo che permette a un giocatore di uscire dal suo contratto dopo tre anni pagando un indennizzo misurato sul suo compenso e sui soldi spesi per il cartellino. Essendo due cifre basse, l’indennizzo sarebbe stato irrisorio rispetto al valore del giocatore. In pratica, quest’estate l’avremmo perso quasi gratis".
"200 milioni per Kvara e Osimhen? Li avremmo usati per Gyokeres"
"Dopo la prima, formidabile stagione del georgiano ci siamo preoccupati subito di negoziare un rinnovo contrattuale - ha continuato De Laurentiis -, migliorando il suo stipendio e arrivando a offrirgli una cifra molto importante. Ma il suo procuratore, Mamuka Jugeli, aveva altri progetti per sé e per il calciatore. Voleva strappare a un altro club un’altissima commissione per lui, oltre a uno stipendio a doppia cifra per Kvara. Alla fine del secondo anno contrattuale Manna, Chiavelli ed io siamo volati a Düsseldorf per risolvere la questione, ma Mamuka ha continuato a prendere tempo sostenendo che Giuntoli gli avesse promesso dei soldi che non erano stati corrisposti. Avrei dovuto venderlo allora, il Psg aveva offerto più di 200 milioni per il pacchetto Kvara-Osimhen. Ma avevo promesso a Conte di trattenerlo e non me la sono sentita. Come avrei speso quei soldi? L’idea era quella di prendere Gyokeres".
"Conte uno stakanovista, siamo innamorati di quello che facciamo"
Sull'arrivo di Conte sulla panchina azzurra ha poi aggiunto: "Molti anni fa incontrai Antonio alle Maldive. Passammo alcune giornate a nuotare e a discutere di calcio. Mi spiegò il suo modo di lavorare e io rimasi affascinato dal rigore che lo animava. Uno stakanovista sul lavoro, come me. È evidente che siamo entrambi innamorati di ciò che facciamo, e questo per me è un aspetto fondamentale. Come la cura dei dettagli. Quando la piazza l’anno scorso mi chiese giustamente l’esonero di Garcia, era novembre, io invitai Antonio a colazione a casa mia e gli offrii di subentrare. Ma lui, con onestà intellettuale e il rigore di cui le dicevo, rispose che era suo desiderio venire a Napoli, ma a giugno, quando assieme avremmo ricostruito la squadra. E così è stato".
