Eto'o, il numero 36, due cori cult e due lunghi infortuni: chi è Embolo
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Il Milan continua a muoversi sul mercato per un attaccante e l'ultimo nome sondato è quello di Breel Embolo del Monaco: un solo anno di contratto, potrebbe essere acquistato a condizioni favorevoli a livello di cartellino. Svizzero ma nato in Camerun: all'ultimo Mondiale aveva segnato proprio al suo Paese di origine e davanti all'idolo Eto'o, il giocatore appeso come poster alle pareti della sua cameretta (insieme a Ronaldinho e 50 Cent). Lo scorso anno ha collezionato quarantadue partite, ma nel 2023/24 è stato fermo sette mesi per un crociato ko, e nel 2017 aveva inanellato undici mesi di infortuni. Il numero 36, la scaramanzia dell'acqua e due cori cult che collegano il nuovo obiettivo del Milan a Umberto Tozzi e il Re Leone
Quello che devi sapere
Gol al Mondiale senza esultare
È probabilmente qui che Embolo diventa noto al palcoscenico Mondiale: non un'immagine che si vede spesso, segnare nel più prestigioso torneo del gioco del calcio e non esultare. È successo a Breel Embolo - molto svizzero ("60/70%" stando alle sue parole), ma anche un po' camerunense. Nato a Yaoundé, quasi due milioni di abitanti al centro del Camerun, di cui è la capitale.
A Qatar 2022 fa gol proprio alla sua terra d'origine, ma senza gioire, appunto. Nato in Camerun ed emigrato in Svizzera con la mamma da piccolissimo (a 6 anni); dal 2014 ha la cittadinanza elvetica: "Ho dei piccoli ricordi del Camerun - aveva detto tempo fa in un'intervista alla Bundesliga (dove ha giocato tra il 2016 e il 2022) -. Con alcune persone sono ancora in contatto, famiglia e amici. Sono ancora molto legato alla mia terra". Ma svizzero, almeno per un'alta percentuale: "Penso di esserlo al 60 o 70 per cento ora, più di quanto non sia africano".

Il suo numero, il 36
Quel gol al Mondiale lo aveva segnato col 7 stampato sulla schiena, ma in Germania - come oggi nel Monaco - ha sempre usato il 36. Un numero che si lega alla sua storia da emigrato in Svizzera: il 36 era la linea dell'autobus con cui andava agli allenamenti da giovanissimo. "In Svizzera mi sono sentito ben accolto, ho trovato molti amici. Il calcio ha reso più facile la mia integrazione, ma mi piace avere questa connessione anche con il numero che indosso".

La carriera: i gol e due lunghi infortuni
Embolo inizia a giocare a calcio in Svizzera. Classe 1997, nel 2006 entra nelle prime scuole calcio nazionali. A 13 anni è nel vivaio del Basilea: l'esordio tra i pro arriva nel 2014. Alla prima partita entra e segna. Nel 2015 è Rookie of the year del campionato svizzero (vinto tre volte). Il salto arriva nel 2016 in Bundes, con lo Schalke. Sfortunatissimo…
Embolo fa in tempo a giocare poche partite e poi si fa male: caviglia ko, dovrebbe stare fermo qualche mese; diventano tantissimi. Tornerà solo a settembre 2017, quasi un anno dopo (undici mesi in totale). Tre stagioni con lo Schalke e altrettante col Borussia Mönchengladbach. Dall'estate del 2022 gioca nel Monaco: la prima annata, quella col Mondiale di mezzo, la chiude col migliore score in carriera per presenze (42) e gol (14) nei top campionati, ma nel 2023/24 si fa ancora male: crociato, ko sette mesi. Recupera e ritorna: l'anno scorso ha giocato di nuovo 42 partite stagionali, con 7 gol e 9 assist a referto
Il poster di Eto'o (ma anche 50 Cent) e la fondazione in Camerun
Radici, appunto. Al Mondiale Embolo aveva segnato al Camerun e (idealmente) anche alla leggenda nazionale Eto'o, che è il presidente della federazione calcistica nazionale. Era in tribuna in Qatar a osservare i suoi, sconfitti da Embolo che, in camera da ragazzino, aveva proprio il suo poster appeso alle pareti. Gli altri due? Ronaldinho e 50 Cent.
Già a 19 anni (oggi ne ha 28) Embolo aveva avviato la sua fondazione benefica, attiva tuttora. Lo scopo della charity è sostenere i bambini più svantaggiati, in tre nazioni: Svizzera (i rifugiati), Camerun e Perù (Paese natale della mamma).
'Donald' e la scaramanzia dell'acqua
Altre curiosità da mondo Embolo: il suo nome completo è Breel Donald Embolo. Da giovanissimo, Donald era diventato anche il suo nomignolo con cui tutti lo chiamavano. Fin da quando ha 15 anni, Embolo ha l'abitudine di bere una o due bottiglie d'acqua la sera prima di una partita: "Se non lo faccio dormo male" - aveva detto al quotidiano tedesco Basler Zeitung.

Umberto Tozzi e i suoi cori cult
Famoso anche per questo. Partiamo dal meno noto: giocava ancora al 'Gladbach quando i tifosi gli riservarono una divertentissima canzone sulle note diTi amo di Umberto Tozzi. Il motivo è quello del ritornello, il testo molto semplice… (ascoltalo qui)
E poi la Embolo song, un autentico cult, nonché il primo coro mai riservato dai tifosi svizzeri a un proprio giocatore. Per creatività e musicalità, di diritto tra i più originali del gioco, e popolarissimo fin da Euro 2016 (il suo primo grande torneo). Oh Embolo, Oh Embolo, Oh Embolo sulle note di The lions sleep tonight, resa celebre (anche) dal film Il Re Leone (ascoltalo qui).
