Clamorosa la notizia lanciata da Chiringuito Tv: il capitano del Real vorrebbe lasciare la squadra gratis, direzione Cina. Recentemente una riunione tra le parti, dove Ramos avrebbe chiesto un gentlemen's agreement. Perez avrebbe rifiutato
In Spagna la notizia ha già fatto il giro delle principali testate sportive del paese: Sergio Ramos vuole lasciare il Real Madrid, gratis, per accettare un'offerta irrinunciabile in Cina. La fonte è Chiringuito Tv, nel programma El chiringuito de Jugones, che apre alla clamorosa possibile separazione tra il capitano e i Blancos. Ramos, secondo il programma spagnolo, avrebbe chiesto a Perez la "carta de libertad", cioè un gentlemen's agreement, un accordo non scritto, e verbale, tra club e società. Lo stesso che ci fu la scorsa estate con Cristiano Ronaldo, poi effettivamente partito da Madrid in direzione Torino.
Il tutto è stato discusso in una recente riunione, dove erano presenti Ramos, Perez, più l'agente del capitano del Real, suo fratello René, e Julio Senn, l'avvocato del giocatore. Ramos, che ha 33 anni, ancora due anni di contratto coi Blancos (fino al 2021) e una clausola da 800 milioni di euro, vorrebbe partire a zero per accettare un'offerta in Cina. La notizia è stata ripresa anche da As e Mundo Deportivo. Filtra anche la prima risposta del presidente Perez, che sarebbe stata negativa: non puoi andartene, il Real non può regalare il suo capitano - il senso delle parole di Perez.
I motivi della rottura
Sui media spagnoli l'indagine prosegue allora sui motivi che avrebbero portato a questa - eventuale - rottura tra le parti. As, come fece a suo tempo, richiama il diverbio avvenuto negli spogliatoi dei Blancos dopo l'eliminazione del Real dalla Champions contro l'Ajax, il 5 marzo scorso. I rapporti si sarebbero infatti incrinati proprio in quel momento.
Dopo il ko per 4-1 contro gli olandesi il presidente era sceso negli spogliatoi, dove aveva duramente rimproverato la squadra fino a sbottare usando l'aggettivo "vergognoso". A quel punto la risposta di Ramos (in tribuna perché squalificato dalla Uefa per la "furbata" del giallo cercato volontariamente all'andata), che replicò altrettanto duramente, difendendo i compagni in qualità di capitano e rimandando le accuse al mittente. "Mi paghi e me ne vado", avrebbe addirittura detto nel corso del diverbio, incolpando proprio presidente e il consiglio di amministrazione della cattiva pianificazione che avrebbe portato a quel disastro.