Juventus, i giocatori serbi nella storia: Kostic sarà il 7°
A Torino sbarcherà il 7° giocatore serbo nella storia bianconera: Vlahovic il più recente e centravanti come Kovacevic, mentre il più vincente è stato Jugovic. Ma tra i loro connazionali non sono mancate delusioni e meteore. Le ricordavate?
- Trasferimento: dalla Sampdoria nel 1995
- Alla Juventus: dal 1995 al 1997
- Presenze: 77
- Gol: 10
- Titoli: 5
- Il primo serbo nella storia della Juventus, ma anche il più titolato. Talento della Stella Rossa, rivelazione nella Sampdoria e certezza in bianconero: suo il rigore decisivo nella finale di Champions League del 1996, contro l'Ajax a Roma. Dall’Italia all’Europa ha conquistato cinque trofei con la Juve nella miglior parentesi della carriera. In Italia giocherà anche con Lazio e Inter, si è ritirato nel 2005 ma non ha abbandonato il mondo del calcio: si occupa di scouting, è procuratore sportivo nonché opinionista televisivo
- Trasferimento: dall'Atalanta nel 1998
- Alla Juventus: dal 1998 al 2000
- Presenze: 51
- Gol: 0
- Titoli: 1
- Cresciuto nel Partizan a differenza di Jugovic (tra i rivali della Stella Rossa), jolly tra difesa e centrocampo ai tempi dell'Atalanta prima di spostarsi a Torino su richiesta di Lippi che lo lanciò titolare. Meno fortunata la sua avventura nell'era Ancelotti, dove festeggia tuttavia l’Intertoto del 1999. Chiude la carriera tra Fenerbahce e il "suo" Partizan, dove oggi è l'allenatore dopo i primi incarichi in panchina al Sindelic Belgrado e da Ct del Montenegro
- Trasferimento: dalla Real Sociedad nel 1999
- Alla Juventus: dal 1999 al 2001
- Presenze: 71
- Gol: 26
- Titoli: 1
- Il primo centravanti serbo in bianconero, dove arriva dalla Real Sociedad dopo aver segnato a grappoli. A Torino è inizialmente la prima alternativa a Del Piero e Inzaghi, ma riesce a ritagliarsi gol importanti in Italia (doppietta decisiva all’Inter nel 2000) e in Europa, dove si conferma capocannoniere in Coppa Uefa. Delude alla Lazio nell'operazione che aveva portato Salas alla Juve, poi chiude la carriera a suon di gol tra Spagna e Serbia. È diventato dirigente sportivo, incarico che ha svolto prima all’Olympiacos e poi in Nazionale
- Trasferimento: dal Perth Glory nel 2000
- Alla Juventus: estate 2000
- Presenze: 0
- Gol: 0
- Titoli: 0
- Il fantasma tra i serbi della Juve, solo due settimane a Torino nell'estate del 2000 prima di essere ceduto al Basilea. Aveva 19 anni e arrivava dall’Australia, dove si era rifugiato con la famiglia a causa della guerra nei Balcani. In Europa si è imposto in Svizzera, avventura nella quale superò la depressione che lo colpì nel 2004 prima di essere nominato capitano del club. Esposto politicamente e auto-esclusosi dalla Nazionale serba, Ergic si è ritirato nel 2011 e mantiene uno spazio nella rivista "Politika" dove critica le basi filosofiche del calcio moderno
- Trasferimento: dal Cska Mosca nel 2010
- Alla Juventus: dal 2010 al 2012
- Presenze: 50
- Gol: 10
- Titoli: 1
- C’era anche lui nella prima Juve scudettata del ciclo vincente, tuttavia il "nuovo" Nedved era finito ai margini con Conte. Esterno destro, velocità e lunghi capelli biondi proprio come l’attuale vicepresidente bianconero, ma la sua storia dirà altro: discreto l’impatto al primo anno, fuori dai giochi nell’era Conte fino ad essere scaricato al Fenerbahce. Ha chiuso la carriera nel 2018 in Polonia (Lechia Danzica) e ha fatto perdere le sue tracce "dribblando" i social. Nel 2009 era stato eletto calciatore serbo dell'anno, peccato che alla Juventus fu un flop
- Trasferimento: dalla Fiorentina alla Juventus nel 2022
- Alla Juventus: 2022-oggi
- Presenze: 21
- Gol: 9
- Titoli: 0
- Il grande colpo di mercato della Juve nella finestra invernale, 81,6 milioni di euro pagati alla Fiorentina per il 4° acquisto più costoso nella storia del club (e il più oneroso di sempre a gennaio nella storia della Serie A). Subito protagonista anche a Torino, dove diventa centrale nella squadra di Allegri: da lui ripartiranno i bianconeri, classe 2000 che ha chiuso la stagione 2021/22 segnando 29 gol complessivi