
Icardi va fortissimo con il Psg, dove segna senza sosta sia in campionato che in Champions; Gabigol è il nuovo idolo del Flamengo, che ha trascinato in finale di Libertadores battendo record su record. Sono solo gli ultimi casi di giocatori rinati lontano dalla Serie A. Ecco gli altri...

MAURO ICARDI. Era capitano e idolo dell'Inter, se ne è andato dopo 6 mesi da separato in casa. Qui il problema non era il potenziale, mostrato ampiamente nei primi anni in nerazzurro, ma l'aspetto ambientale. Dopo un'estate tormentata, da protagonista dell'ultima telenovela di mercato, è rinato a Parigi. Cinque gol e un assist in 6 partite di campionato, 4 reti in 4 apparizioni in Champions. In prestito con diritto di riscatto al club parigino, sta facendo di tutto per convincere il Psg a puntare su di lui per il dopo-Cavani.

GABIGOL. Dall'altra parte del mondo, nel suo Brasile, è rifiorito invece il "bidone" Gabriel Barbosa, sbolognato dopo una decina di apparizioni in nerazzurro (con un gol) e bollato come acquisto sbagliato. E se invece non lo fosse stato?

THIERRY HENRY. Ma rimpianti è ricca la storia della Serie A, che tra i campioni che ha visto passare annovera anche il francese, tra gli attaccanti più forti dell'era moderna. Eppure, arrivato giovanissimo alla Juventus, viene schierato sulla fascia e le sue potenzialità restano inespresse. Ceduto all'Arsenal, diventerà un pilastro dei Gunners segnando valanghe di gol, oltre che una vera leggenda del calcio mondiale

PATRICK VIEIRA. Giovane, incompreso e accolto all'Arsenal da Wenger. La storia di Vieira è molto simile: lo scova il Milan nell'estate 1995, quando non ha ancora compiuto 20 anni, non lo ritiene all'altezza e si lascia sfuggire uno dei migliori centrocampisti degli Anni Duemila, capace di cambiare da solo il volto di una squadra. Lo fa all'Arsenal, restandoci per 9 anni, e poi anche alla Juventus e all'Inter. Tornando in Italia, dunque, ma il rimpianto resta per tutte quelle stagioni "perse"

ROBERTO CARLOS. Il rimpianto per eccellenza, probabilmente il più grande errore commesso sul mercato da un club italiano. L'Inter è brava a scovarlo in Brasile e lo porta in Serie A quando ha 22 anni: alla prima stagione nel campionato italiano è subito tra i migliori, terzino di spinta dal tiro micidiale capace di segnare 7 reti. Eppure, per Hodgson è troppo indisciplinato e cederlo non è un problema: il Real Madrid di Capello ne approfitta e gli permette di diventare uno dei terzini sinistri più forti e vincenti della storia

DIEGO. La Juventus si affida a lui nel 2009 per provare a tornare grande, lui inizialmente sembra il trascinatore giusto, ma dopo un'annata deludente viene ceduto al Wolfsburg. In Germania farà rivedere quei numeri che avevano indotto la Juve a puntare su di lui

PATRICE EVRA. L'intuizione è di Galliani, che nel 1999 lo preleva dal Marsala per 600 milioni di lire: gioca tre partite, ma in attacco. Ceduto al Nizza, passa poi al Monaco, dove parte (da difensore) la sua carriera fatta di successi, soprattutto con la maglia del Manchester United

PHILIPPE COUTINHO. Acquistato dall'Inter quando ha appena 16 anni, portato in Italia a 18. Dopo un paio di stagioni viene venduto al Liverpool per 10 milioni, cifra ridicola se si pensa che nel gennaio 2018 il Barcellona ne sborserà 160 per portarlo in Catalogna

TIAGO. Dopo le stagioni con Benfica, Chelsea e Lione diventa uno dei pezzi pregiati del mercato nell'estate 2007. La Juve lo fa suo, ma il ricordo che lascia a Torino, quando nel gennaio 2010 lascia l'Italia, è quello di un flop. Lo accoglie Simeone, all'Atletico Madrid, e lì rinasce

PIERRE-EMERICK AUBAMEYANG. Con il Milan gioca solo nelle giovanili: promessa della Primavera, i rossoneri non credono in lui e lo cedono in Francia. Anni dopo, eccolo trasformato in uno degli attaccanti top d'Europa

DENNIS BERGKAMP. Incompreso in nerazzurro, in un campionato che evidentemente non ne esalta le qualità, un principe elegantissimo in Premier, dove delizia i palati fini dei tifosi dell'Arsenal dal 1995 al 2006

MOHAMED SALAH. Dalla sua cessione la Roma incassa 42 milioni di euro più 8 di bonus, ma è difficile non rimpinagerlo pensando a quanto vale oggi. Campione d'Europa in carica con il Liverpool, tra gli attaccanti più letali del panorama europeo, candidato al Pallone d'Oro. In poche parole: senza prezzo