Roma, Di Francesco: "Roma occasione unica, vorrei lavorare con Totti"

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Il nuovo allenatore dei giallorossi si è presentato in conferenza stampa a Trigoria: "Voglio portare senso di appartenenza. Obiettivo vincere divertendo, ma anche migliorare la squadra. Spero che Francesco possa lavorare con me, De Rossi sarà un punto di riferimento importantissimo"

L'avventura di Di Francesco sulla panchina della Roma è ufficialmente cominciata. Dopo aver firmato nella giornata di martedì il contratto che lo legherà ai giallorossi per le prossime due stagioni, l'ex allenatore del Sassuolo si è presentato oggi alla stampa e ai suoi nuovi e vecchi tifosi. Per Di Francesco si tratta di un ritorno nella capitale, dove ha trascorso 4 stagioni da calciatore vincendo anche lo scudetto nel 2001 e dove ha iniziato la sua carriera fuori dal campo col ruolo di Team Manager. Due esperienze fondamentali per il neo allenatore giallorosso, che prima si è affermato definitivamente come uno dei migliori interni di centrocampo italiani della sua generazione (grazie a Zeman è riuscito ad arrivare anche in Nazionale) e poi ha cominciato a studiare da dirigente, prima di capire che era quella della panchina la sua vocazione principale. Il rapporto con i tifosi è sempre stato idilliaco e sostenuto da un reciproco sentimento: Di Francesco si è sempre dichiarato molto legato ai colori giallorossi e ha voluto fortemente un ritorno nella capitale, rinunciando anche a diverse offerte che erano arrivate prima di quella della Roma proprio per aspettare la maglia giallorossa. Decisiva anche la volontà della società che ha trattato a lungo con il Sassuolo sulle modalità di pagamento di quei 3 milioni di euro necessari per la rescissione dell'allenatore.

LA CONFERENZA

Il nuovo allenatore della Roma comincia dai ringraziamenti: "Volevo cominciare ringranziando il presidente Pallotta, il direttore sportico Monchi e tutti quelli che mi hanno rivoluto qui a Roma. Ma ci tenevo molto a ringraziare anche tutti coloro che hanno accompagnato la mia bellisima avventura al Sassuolo e in particolar modo Squinzi che ha permesso tutto ciò. Rimarranno sempre nel mio cuore"

Da osservatore esterno che idea si è fatto della Roma?
"La Roma è una squadra già molto competitiva, con giocatori interessanti a dir poco. Ha avuto davanti una squadra come la Juventus ma ha dimostrato di essere una squadra di livello top"

La Roma ha ritrovato il sostegno della curva Sud, quanto può essere d’aiuto il pubblico?
"La Curva Sud e i nostri tifosi credo saranno fondamentali per spingere la squadra e per trasmettere un grande senso di appartenenza ai nostri giocatori. Io li conosco, so cosa posono darci"

Parlava delle passate stagioni, per la prossima stagione analizzerà i dati della scorsa stagione, la contraddizione arriva nelle Coppe dove la Roma è stata insufficiente, che idee si è fatto?
"Sono pronto a questa sfida che mi chiama qui per migliorare una squadra già fortissima. Lo scorso anno la squadra ha battuto tantissimi dei propri record, ha avuto un attaccante che ha segnato 29 gol in campionato e quindi so che non sarà facile, ma per vincere qualche trofeo bisognerà migliorare ancora di più il rendimento: io sono qui per questo"

Lo stadio, quale valore aggiunto può essere uno stadio di proprietà?
“Valore positivo all’ennesima potenza, porta il tifoso ad essere più vicino, credo che sia il futuro, la volontà di avere lo stadio credo che tutti noi saranno orgogliosi di averlo, mi auguro di essere qui a festeggiare con voi lo stadio”

La Roma ha cambiato 8 allenatori in 8 anni, è consapevole di essere venuto in una città che ha fretta?
“Voglio far bene, voglio concentrarmi sul campo, voglio trasmettere i valori che già conosco, cercheremo di trasmettere entusiasmo che è la cosa più importante, questo deriva dai nostri comportamenti, dal modo di porci, dall’essere sinceri e bisogna fare risultati cercando di divertirci”.

Collegandomi alla domanda del collega, lei che conosce questo ambiente, è difficile allenare a Roma?
“Tanti problemi non me li sto ponendo, la cosa importante è cercare di creare compattezza, lavorare per un obiettivo comune, ci saranno momenti difficili, momenti facili, ci auguriamo che sia un percorso più in discesa per i risultati, fa parte di questo lavoro, so che questo è un ambiente difficile ma io sono sereno”.

Ha avuto modo di sentire Totti?
"Sì, la società ha parlato con Totti per quello che sarà il suo futuro da dirigente. A breve dovrà dare una risposta, è ovvio che ho un legame particolare con lui, sarei molto contento di poter continuare a lavorare con lui anche se in un'altra veste".

Ha parlato con qualcuno dei suoi predecessori, ad esempio Zeman?
"Niente di particolare né con Zeman né con altri che mi hanno augurato il meglio. Sono convinto che questa sarà un'esperienza che per il mio nuovo ruolo sarà completamente diversa da quella del passato. Metterò tanta voglia, consapevolezza e soprattutto una grandissima umiltà nei confronti del mio lavoro. cercherò di metterla a disposizione dei miei giocatori che dovranno avere tanta disponibilità".

Su Berardi: "Come ho sempre detto Domenico è un grandissimo giocatore che potrebbe giocare titolare in ogni squadra, ma se sia un obiettivo della Roma dovete chiedere al direttore sportivo".

Rispetto a quello che hai fatto vedere col Sassuolo come cambierà il tuo calcio a Roma?
"Il mio modo di giocare, offensivo e spregiudicato di certo non cambierà con l'arrivo a Roma anche se è normale che qualcosa di diverso ci sarà. Cercherò di mantenere un atteggiamento offensivo anche se il mio calcio non è solo verticalità. Di base il modulo sarà il 4-3-3 ma con le necessarie varianti legate anche ai giocatori e alle loro caratteristiche"

Le aspettative sono sempre un problema, quale obiettivo centrato lo renderebbe contento?
"Dove possiamo arrivare non lo so, anche se so quello che vorrebbero i tifosi della Roma. Viviamo di concretezza e di speranza, basate però entrambe sul lavoro quotidiano del campo. Se faremo così ci toglieremo tante soddisfazioni"

Nainggolan come lo vedi nel tuo centrocampo? Ci sarà un ruolo per Pellegrini?
"E' un giocatore molto interessante, sapete che la società ci sta lavorando. E' un'ottima mezzala, ha avuto una crescita impressionante. Per quanto riguarda Nainggolan, da mezzala può far benissimo 18 gol. Partendo un po' più spostato potrebbe venire facilitati i suoi inserimenti senza palla, poi ci sta l'intelligenza delle situazioni: non dico in sviluppo ma in dinamica ci sta di poter cambiare l'assetto. Voglio dire una cosa: sono stato scelto perché ho un certo tipo di calcio ed è giusto che trasmetta il mio calcio"

Hai sempre detto che per fare il tuo calcio hai bisogno di tanti attaccanti. La società si sta adoperando per questo?
"Certamente si sta operando perché chi spremo di più sono gli esterni d'attacco e le mezzali, abbiamo bisogno di giocatori di qualità per poter competere in tutte e tre le competizioni"

Quale obiettivo centrato ti renderebbe contento a fine stagione?
"Non voglio fare proclami, tutti quanti dobbiamo avere un profilo basso: ho parlato di umiltà nel lavoro, da questo possiamo arrivare ovunque. So quali sono le speranze delle persone. Quando uno arriva al campo e vede l'atmosfera giusta avremo già fatto un passo avanti e ci toglieremo grandi soddisfazioni"

Su Florenzi: "Auguriamoci innanzitutto che si rimetta a posto prima possibile e che possiamo averlo con noi a Pinzolo sin dal primo giorno di ririto. Puo' fare tantissimi ruoli, soprattutto nella catena di destra, ma quello che vorrei fare io è lavorare soprattutto sulla specificità dei ruoli. Alessandro è bravissimo ad attaccare la porta, ha un ottimo tiro e grande corsa, ma ha fatto vedere di saper giocare anche molto bene da terzino"

Su De Rossi: "Daniele è stato il primo giocatore che ho chiamato appena ero certo che sarei arrivato alla Roma. E' inevitabile che sarà il mio e il nostro punto di riferimento perché lui è il simbolo dell'appartenenza, quel valore fondamentale del quale parlavo anche prima. Mio figlio che gioca a Bologna ma tifa da sempre per la Roma dice sempre che è proprio De Rossi il suo idolo e io, per i valori che Daniele rappresenta, sono d'accordo".

Bruno Peres ha trovato alcune difficoltà, è un giocatore sul quale ha fiducia, e chiedo al direttore se sarà riscattato?
“Io credo che tutti i giocatori della Roma hanno delle qualità, è normale avere delle difficoltà, Peres è un giocatore abituato a giocare a 5, dal punto di vista offensivo ha delle qualità importanti, io lo tengo in considerazione, lo terrò per Pinzolo, voglio valutare questi ragazzi e lavorarci singolarmente”.

Strootman e Paredes sono 2 giocatori che possono rispecchiare profili ideali per il suo centrocampo?
“Paredes è centrale perfetto per un 4-3-3, mentre Strootman è un’ottima mezz’ala. Nella passata stagione ha ritrovato la sua migliore condizione, quella che lo ha portato a giocare nella Roma, ed è tornato a essere un giocatore trascinante, una sorta di capitano in campo”.

LE PAROLE DI MONCHI

Anche in questa sessione di mercato dobbiamo aspettarci la vendita di titolari?
"Credo che già nella mia prima conferenza abbiamo parlato di argomenti simili. La Roma non ha intenzione di vendere giocatori, la Roma ha l'intenzione di creare la miglior rosa per raggiungere i migliori obiettivi. E' vero l'interesse di un club inglese per Salah, è vero che c'è stata un'offerta però è vero anche che il prezzo lo fa la Roma e decideremo noi a quale prezzo venderlo. Su Rudiger: zero negoziazioni aperte, zero possibilità che parta"

Il futuro di Manolas e Nainggolan?
"Nella risposta di prima c'è la risposta di adesso: la Roma non è supermercato, è una squadra che ha l'obiettivo di lottare per il campionato e va a rappresentare un paese in Europa. La nostra idea è mantenere la miglior squadra possibile, non esiste un club che non vende giocatori. Il problema non è vendere ma comprare male, se qualcuno esce bisognerà sostituirlo adeguatamente. Non c'è nessuna trattativa aperta per un giocatore tranne per Salah"

Ieri la Roma ha ufficializzato un giocatore del quale nessuno aveva parlato pubblicamente. Possiamo aspettare un altro nome a sorpresa nei prossimi giorni?
"Il mio obiettivo non è acquistare giocatori di cui non avete parlato. Ci sono giocatori di cui si parla che potrebbero effettivamente essere nostri obiettivi. Come dice il mister lavoriamo insieme, già conosco perfettamente il profilo dei giocatori che chiede, sappiamo perfettamente che posizioni abbiamo bisogno di coprire. Sinceramente però non vedo nel brevissimo periodo una sorpresa"

Tra le trattative c'è quella per un secondo portiere?
"La Roma ha tre portieri, Alisson, Skorupski e Lobont con i quali siamo coperti. Diverso se qualcuno dovesse partire però per ora siamo coperti"


E' vero che si è innamorato di Di Francesco soprattutto guardando la partita del Sassuolo contro l'Athletic Bilbao della passata stagione?
"Di Eusebio mi piacciono e mi sono sempre piaciute tante cose, sono rimasto affascinato dal suo percorso con il Sassuolo, una squadra piccola che però è diventata grande grazie a lui. Mi piacciono tantissime cose di Eusebio, su tutte la capacità di lavorare e di competere"