Pallotta attacca: "Milan senza soldi, mercato folle". Poi si scusa

Calciomercato
Il presidente della Roma James Pallotta (Lapresse)

Il presidente della Roma prima attacca duramente il Milan ai microfoni della radio americana SiriusXM ("I rossoneri non hanno i soldi, il loro mercato è folle e senza senso"), poi, dopo la replica dell'Ad Fassone, fa marcia indietro: "Mi scuso se ho avuto informazioni imprecise. Auguro al Milan e ai suoi nuovi proprietari le migliori fortune".

"Mi scuso se ho avuto informazioni imprecise". Prima l'attacco al Milan, infine le scuse. Tutto firmato James Pallotta. In mezzo la replica piccata di Fassone. E' stata una mattinata (statunitense) di dichiarazioni forti quella vissuta dai vertici dirigenziali di Roma e Milan. Tutto è cominciato dal numero uno giallorosso, che alla radio americana SiriusXM ha voluto esprimere tutti i suoi dubbi sulla disponibilità econimica del Milan e sul mercato decisamente aggressivo che i rossoneri stanno conducendo: "Non ho idea di cosa stia succedendo. Non ha senso. Non hanno i soldi in primo luogo per comprare la squadra, visto che hanno preso 300 milioni in prestito da persone che conosco a Londra, a un interesse piuttosto alto. Stanno spendendo, o almeno facendo importanti anticipi, per giocatori e pagheranno le conseguenze a un certo punto. Loro dicono - continua il presidente - che puntano a qualificarsi alla Champions League, ma non sarà abbastanza. Quando gli stipendi saranno uguali ai ricavi, non so che diavolo succederà. Forse loro hanno un grande piano che un giorno scopriremo, ma il resto delle squadre di A sono in qualche modo razionali. Se potete spiegarmi il Milan, perché io non lo capisco". 

La replica di Fassone

A quel punto ecco arrivare puntuale la replica di Fassone, che ha affidato al profilo Facebook del Milan il suo pensiero: "Siamo per lo stile, per il fatto che e' veramente inusuale, almeno in Italia, che un club attacchi in modo cosi' diretto e con questa terminologia una consorella, e per le imprecisioni contenute in queste dichiarazioni. Tutti - continua - sanno che la parte relativa al fondo cui fa riferimento il presidente Pallotta, e cioe' il Fondo Elliott per finanziare l'acquisizione del club, e' di 180 milioni su un valore complessivo che e' di 740 milioni. Caro Pallotta, siamo pronti a un confronto sui bilanci del Milan e della Roma. Io non so come Pallotta possa pensare che gli stipendi del Milan un domani possano essere uguali ai ricavi. Tutto il nostro piano prevede che gli stipendi rimangano entro una soglia pari al 50-60% dei ricavi della società. Quest'anno è così".

Le scuse di Pallotta

"Mi scuso se ho avuto informazioni imprecise", ha replicato all'Ansa il numero 1 giallorosso. "Tengo molto al calcio italiano e al suo ritorno ai vertici. A questo proposito, mi aspetto che tutti i club diano il proprio contributo verso un campionato piu' forte e sostenibile,come stiamo facendo noi della Roma.Auguro al Milan e ai suoi nuovi proprietari le migliori fortune e attendo con piacere che la sua dirigenza e la nuova proprietà collaborino al nostro fianco in maniera incisiva per lo sviluppo della A".

Le altre parole di Pallotta a SiriusXM

Pallotta ha parlato anche del rapporto con il nuovo ds Monchi: "Il cambiamento che pensavo andasse fatto realmente perché dopo due anni avevo perso molta fiducia nel mio direttore sportivo Sabatini. Non solo per il tipo di giocatori che stavamo comprando, ma anche per altre cose. I primi due anni sono stati ottimi, ma avremmo dovuto costruire su quelli e invece lui continuava semplicemente a fare scambi. Quindi ad agosto, parlando con Franco Baldini, ho detto che avremmo dovuto prendere un altro direttore sportivo. Ho chiesto di Monchi, Baldini mi ha detto che non sarebbe andato da nessuna parte, ma che gli avrebbe fatto una telefonata. Uscì fuori che Monchi voleva parlarmi. Voleva andare via, abbiamo avuto delle riunioni segrete e ci siamo trovati bene da subito. Siamo stati fortunati a prenderlo perché qualcun altro lo voleva per molti più soldi. In due mesi è stato un dono del cielo".

Il rinnovo di Nainggolan

"Ho parlato con lui, gli ho detto ovviamente di volerlo tenere e che lo staff e Monchi voleva altrettanto. Dal mio punto di vista, lui è uno dei più importanti sul campo. Non si ferma mai, è completo. C’è stato un periodo lo scorso anno in cui è stato molto importante per prendere punti, visto che ci siamo qualificati per la Champions League finendo un solo punto avanti al Napoli. C’è stato un periodo di sei partite di fila in cui le persone non si sono rese conto che Radja stava giocando con problemi muscolari, ma non ha lasciato il campo. È molto importante per noi".

Pallotta, senza nuovo stadio vende la Roma?

"Non vogliamo vendere, pensiamo che ci sia una grande opportunità per noi di costruire una squadra competitiva con uno stadio e un centro di intrattenimento - spiega Pallotta - ma se non approveranno il progetto, allora sarà qualcun altro a dover andare fino in fondo". Infine una battuta su Totti e il suo nuovo ruolo da dirigente: "Ha bisogno di un po' di tempo per pensare in quale area del club vuole lavorare. Al riguardo abbiamo avuto molte conversazioni: siamo abbastanza aperti ad aiutarlo e lavorare con lui per il bene di entrambi, suo e del team".