Calciomercato Inter: le ultime notizie live

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Inter attiva nell'ultimo giorno di mercato con gli acquisti di Karamoh e Bastoni e la cesione in prestito di Gabigol. Un mercato intelligente per i nerazzurri, a partire dal nuovo regista, Borja Valero, al quale si chiedono ordine e idee. Innesti mirati anche quelli di Vecino e Skriniar, sulle fasce volti nuovi. È partito chi non aveva convinto o non era convinto. Ma il miglior acquisto, secondo molti, è quello che siede in panchina

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Con i cugini rossoneri impegnati in una vera e propria rivoluzione e capaci di sbandierare un grande colpo dopo l’altro, il mercato dell’Inter ha rischiato di lasciare con l’amaro in bocca i tifosi nerazzurri. Finché non si sono accorti che non era una rivoluzione (sarebbe stata l’ennesima) ciò che serviva all’ambiente, bensì un po’ di ordine. A giudicare dalle prime uscite sembra essere sulla buona strada colui al quale è stato chiesto di portarlo, quel Luciano Spalletti che con idee chiare e un mercato intelligente cerca di risollevare un club da troppo tempo fuori dalla lotta al vertice. Acquisti mirati, la cessione di un paio di ex-titolari, l’opera di convincimento sui grandi nomi che rischiavano di non credere nel nuovo progetto. Ecco come nasce la nuova Inter.

Mercato Inter: gli acquisti

Probabilmente non sbaglia chi ritiene che l’acquisto più importante dell’Inter si trovi in panchina e risponda al nome di Luciano Spalletti. L’ex allenatore della Roma ha portato metodo, rigore, nuovo entusiasmo in un gruppo che è stato in gran parte confermato e puntellato seguendo le indicazioni del tecnico. In tal senso, vale quanto due acquisti “top” anche l’aver trattenuto Perisic e Candreva, ammaliati dalle sirene inglesi per buona parte dell’estate. Si riparte dunque da un paio di ali che poche altre squadre in Italia possono vantare e da un centravanti del calibro di Icardi, che in questo inizio di stagione è già partito fortissimo.

Per aiutare gli ingranaggi a muoversi con più fluidità, Spalletti ha preteso e ottenuto Borja Valero (5,5 milioni alla Fiorentina), nuova mente di questa Inter e pedina che l’allenatore aveva inseguito anche quando sedeva sulla panchina della Roma. Tempi di gioco, ordine e trame pulite (probabilmente ciò che è mancato all’Inter negli ultimi anni) sono garantiti dallo spagnolo, con la copertura di un fido scudiero come Matias Vecino, altro ex viola pagato 24 milioni e che rappresenta il maggior investimento di Suning in questa sessione di mercato. Altri 23 milioni (8 cash più Caprari valutato 15) sono stati sborsati per un difensore centrale, Milan Skriniar (dalla Sampdoria), che nei piani dell’Inter dovrebbe rappresentare il futuro del reparto. A soli 22 anni lo slovacco ha già dimostrato di avere personalità e buone doti individuali su cui è possibile lavorare: un anno accanto a un totem come Miranda, poi, dovrebbe valere quanto un master in teoria e tecnica della difesa. Rivoluzione sulle fasce, con due nuovi innesti che non possono essere ritenuti solo alternative ai soliti Nagatomo o D’Ambrosio: il brasiliano Dalbert (dal Nizza, 20 milioni di euro) sulla sinistra e il portoghese Joao Cancelo (dal Valencia, scambio di prestiti con Kondogbia) sulla destra, entrambi 23enni, possono diventare i volti nuovi dell’Inter sugli esterni, soprattutto se affidati alle sapienti mani di Spalletti, uno che alla Roma ha fatto un lavoro enorme con Emerson Palmieri, ad esempio. In attacco la ciliegina dell'ultima ora: l'arrivo dal Caen di Yann Karamoh19enne di immenso talento e di straordinaria potenza che hanno convinto i dirigenti nerazzurri a puntare immediatamente su di lui. Prestito con obbligo di riscatto a 6 milioni di euro, con l'aggiunta di bonus legati al rendimento e ai risultati ottenuti. 

In porta, dietro all’inamovibile Handanovic, tutto l’entusiasmo di Daniele Padelli, arrivato a zero dal Torino; poi altri affari “minori” ma con un occhio al futuro. In questo filone si collocano Facundo Colidio, attaccante di movimento prelevato dal Boca Juniors per 6 milioni (sarà nerazzurro da gennaio, quando avrà appena compiuto 18 anni), il danese Jens Odgaard (attaccante classe ‘99 di quasi 1.90m che proviene dal Lyngby) e il difensore Alessandro Bastoni dalla “cantera” dell’Atalanta (anche lui un ’99), che resterà a Bergamo in prestito biennale.

Calciomercato Inter: le uscite

Via chi non ha convinto e chi non era convinto. Alla prima categoria appartengono Murillo, Banega e Jovetic, troppo intermittenti nell’ultima stagione. Jeison Murillo, dopo il primo anno in nerazzurro da rivelazione, si è lentamente perso facendo sorgere più di un dubbio nello staff tecnico interista: alla fine la decisione di cederlo al Valencia (prestito biennale con obbligo di riscatto che porterà nelle casse nerazzurre 13 milioni). Ceduto in Spagna, ma nel suo caso si tratta di un ritorno, anche Ever Banega: di nuovo al Siviglia, ambiente di casa per l’argentino che spera di ritrovare la continuità che gli è mancata all’Inter. Sui lampi di classe non si discute, ma questo è il punto: proprio di lampi si è trattato. Nove milioni che rappresentano una plusvalenza pura e piuttosto importante, dato che il giocatore era arrivato a parametro zero. Infine Stevan Jovetic: l’ultima parte della passata stagione, in prestito al Siviglia, era stata per diversi aspetti incoraggiante, così come l’ottimo precampionato disputato dal montenegrino, con tanto di gol pesanti che avevano fatto riflettere Spalletti. Gli 11 milioni offerti dal Monaco hanno spazzato via ogni dubbio, con l’ex-10 interista ceduto a titolo definitivo.

Ma c’è anche chi non era convinto, ed è il caso di Geoffrey Kondogbia: Spalletti l’avrebbe tenuto volentieri per lavorare sulla sua “rinascita”, ma l’allegro francese che era approdato a Milano scatenando un entusiasmo per certi versi immotivato (o forse motivato dal fatto che era stato “scippato” ai cugini rossoneri con un blitz notturno da 40 milioni di euro) aveva ormai perso il sorriso e aveva già deciso. Forzando un po’ la mano ha ottenuto ciò che voleva, ovvero la cessione, finendo in prestito al Valencia nell’ambito dell’operazione che ha portato in nerazzurro Cancelo con la stessa formula. A giugno i due club si siederanno a un tavolo per decidere se tramutare entrambi, solo uno o nessuno dei due prestiti in acquisti definitivi. Via in prestito anche Gabigol, che va in Portogallo al Benfica (che avrà il diritto di acquistarlo a titolo definitivo fra 12 mesi al costo di circa 25 milioni più una percentuale sull'eventuale futura rivendita).

Va alla Sampdoria, senza aver mai vestito il nerazzurro, Gianluca Caprari, che nella scorsa stagione ha giocato nel Pescara e che è stato inserito nell’operazione che ha portato Skriniar in nerazzurro. Tra i giocatori che non figuravano nei piani di Spalletti ci sono poi Jonathan Biabiany (allo Sparta Praga di Stramaccioni in prestito con diritto di riscatto) e Gary Medel, che dopo tre stagioni in cui ha sempre inzuppato la maglia di sudore, ha lasciato Milano con una lacrimuccia (social), trasferendosi al Besiktas per 2,5 milioni di euro. Salutano anche gli svincolati Palacio (che si è accordato con il Bologna), Andreolli (Cagliari), Carrizo (che va al Monterrey). Con l’esperienza di una presenza in Serie A (20’, ad essere precisi), torna allo Jiangsu “l’uomo Suning”, l’australiano Trent Sainsbury. Persino esagerato chiamarlo meteora.