Calciomercato, Lautaro Martinez: "Ho parlato a lungo con Milito, mi ha spiegato cos'è l'Inter"

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Lautaro Martinez, attaccante del Racing Avellaneda (getty)

Il classe 1997, obiettivo nerazzurro per giugno, torna a parlare: "Ho sentito Zanetti e Simeone, ci sono tanti club interessati a me e l'Inter è stato l'ultimo. Ho parlato con Milito e mi ha spiegato cosa significa l'Inter, ma adesso penso al Racing"

 

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Otto partite: sette gol e tre assist. L’Inter ha trovato in Lautaro Martinez, attaccante del Racing Avellaneda, il suo pupillo del futuro. Il classe 1997 ha stregato la dirigenza nerazzurra, che sta lavorando da settimane con il club di Buenos Aires e con il ragazzo per raggiungere un accordo in vista della prossima campagna acquisti estiva. Ausilio, per rendere più manifeste le intenzioni dell’Inter, è anche volato in Argentina, per seguire di persona Racing-Huracan, match in cui il giovane centravanti ha messo a segno una tripletta. Mentre continuano le trattative tra le parti, il giocatore è tornato a parlare dell’interesse nerazzurro: “Il mio agente sa cosa penso - ha ammesso a Radio Continental Argentina - Ho sentito Javier Zanetti e Diego Simeone, ma in questo momento penso solo al Racing. Ci sono molti club interessati a me e che hanno chiamato per avermi, l’Inter è stato uno degli ultimi a chiedere di incontrarmi”.

"Milito mi ha spiegato cosa significa l'Inter"

A favorire i contatti tra Inter e Racing anche Diego Milito, ex attaccante nerazzurro oggi nella dirigenza del Racing: “Ho parlato con Diego Milito - ha spiegato Martinez - mi ha spiegato cosa significa l’Inter, ne sono orgoglioso. C’è stato un momento, qui al Racing, in cui ho pensato anche di andare in prestito, dato che avevo 4 attaccanti davanti a me. Fino a quando Sava, prima, e Cocca (allenatore con cui ha debuttato, ndr) non mi hanno dato una possibilità e si sono presi cura di me. Ho ricevuto anche un’offerta dall’estero, ma poi ho deciso al tempo di rinnovare il contratto con il Racing. Se fosse per me, rimarrei per tutta la vita qui, la gente mi dimostra un affetto che non avevo mai provato e adoro indossare questa maglia ogni fine settimana”. Una battuta finale sulla possibile chiamata della nazionale argentina: “Io lavoro ogni giorno, quando sarà il momento l’allenatore sceglierà, ma so che c’è una gerarchia da rispettare in attacco. Voglio però dimostrare che sono all’altezza”, ha concluso.