Nazionale, Jorginho: "Essere allenato da Ancelotti? Ci penso, ma non ho ricevuto alcuna chiamata"

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Il centrocampista del Napoli ha parlato così dal ritiro dell’Italia in conferenza stampa: “Non voglio pensare al mercato, ma soltanto alle partite con la Nazionale. Il pensiero di essere allenato da Ancelotti c’è, ma non ho ricevuto alcuna chiamata”

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Dall’azzurro del Napoli a quello della Nazionale, con tanti dubbi da risolvere dopo le amichevoli con l’Italia. È un momento di riflessione, per Jorginho, che dovrà decidere se confermarsi anche sotto la guida di Carlo Ancelotti o se cedere al corteggiamento del Manchester City. Gli inglesi, tra l’altro, in giornata hanno praticamente dedicato a lui la rassegna stampa: una scelta non casuale, che conferma il forte interesse per il centrocampista. E che potrebbe ovviamente tradursi in un nuovo assalto al giocatore. “Al mercato non penso, sono concentrato soltanto su Francia e Olanda ora” ha detto nella conferenza stampa da Coverciano. Nei primi giorni, Ancelotti ha voluto mettersi in contatto con diversi elementi della rosa che sembravano destinati a partire: “Non ho ricevuto alcuna chiamata, ma di lui ho sempre sentito ottime cose, quindi è chiaro che il pensiero di essere allenato da lui ci sia. Non ce lo aspettavamo, ma ora il nuovo allenatore dovrà cercare di migliorare ulteriormente ciò che ha fatto Sarri, a cui tutti riconosciamo tanti meriti: gli faccio l’in bocca al lupo per il futuro”.

Al centro della nuova Nazionale

Intanto, il presente lo vede come uno dei punti fermi nell’Italia di Roberto Mancini. “Stiamo assumendo un’identità precisa, stiamo lavorando anche sull’unione del gruppo. Spero di poter ripagare la fiducia del c.t., il mio obiettivo è dare tutto ciò che ho, giocando con serenità. L’allenatore vuole la squadra corta in ogni fase di gioco e noi cerchiamo di rispettare le sue richieste” ha proseguito Jorginho. La prossima sfida sarà con la Francia il 1° giugno a Nizza: “Ci attende una sfida molto bella da giocare e sicuramente differente da quella con l’Arabia Saudita”. Inevitabile, a ridosso dei Mondiali, non pensare a quella partita che ne decretò l’esclusione della Nazionale: “Non riuscimmo a vincere, ma non dobbiamo nemmeno pensarci più. Dobbiamo soltanto guardare avanti. In Russia tiferò per il Brasile”.