Calciomercato Milan, acquisto a sorpresa: arriva Halilovic, l'ex promessa Barça

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Accelerata nella notte per il giovane esterno offensivo classe '96 di proprietà dell'Amburgo, in prestito nell'ultima stagione al Las Palmas. Visite terminate alle 12:00, conclusi positivamente i test: firmerà un triennale

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Esclusione dalle coppe ma nessuna voglia di rimanere con le mani in mano. Nonostante la situazione particolare, il Milan prosegue la sua attività sul mercato, con l'obiettivo di rinforzare la rosa a disposizione di Gennaro Gattuso. L'ultima mossa arriva un po' a sorpresa: si tratta di Alen Halilovic, esterno offensivo croato di proprietà dell'Amburgo, ma nell'ultima stagione in prestito al Las Palmas. Il suo agente Ramadani è attualmente a Milano e, nella serata di mercoledì, è stato raggiunto dal calciatore classe '96 ex Barcellona, che nella mattinata di giovedì ha svolto le visite mediche (terminate circa alle 12:00) con il club rossonero. Test propedeutici alla chiusura dell’accordo, che verrà poi definito una volta che i due club risolveranno gli ultimi dettagli relativi a questa operazione a sorpresa. Sistemato tutto tra Milan e Amburgo: la società rossonera farà firmare a breve ad Halilovic un contratto triennale.

Chi è Halilovic

Piede mancino, fisico minuto e tecnica. Una promessa che però fino ad ora non è stata mantenuta. Per capire bene le qualità di Alen Halilovic basterebbe una frase di Monchi, attuale direttore sportivo della Roma, ma innamoratosi del talento croato ai tempi del Siviglia, quando il classe ’96 giocava con la maglia del Gijon: “Posso dire che Halilovic mi sembra un top player: ha chiaramente qualità, però soprattutto ha una cosa: la personalità. Un ragazzo di 19 anni che è capace di mettersi sulle spalle una squadra professionistica com’è lo Sporting… L’ho visto contro il Betis e negli ultimi minuti, quando lo Sporting stava soffrendo, quello che chiamava la palla era lui. E questo vale tanti soldi. Questo è veramente difficile da trovare e non si conquista con il lavoro”. Il poster di Leo Messi in camera e una pazza voglia di ripercorrere le sue orme, buoni propositi ma condizionati da ostacoli non difficili da superare: la lingua e il fatto di giocare in un ruolo non proprio suo.

Gli inizi alla Dinamo e il Barça

Halilovic si mette in mostra alla Dinamo Zagabria, dove il classe '96 batte record su record: più giovane in campo in campionato, secondo più giovane in campo in Champions League dopo Celestine Babayaro nel '94, più giovane a segnare un gol in campionato e più giovane a debuttare nella nazionale croata. Più lo si vede giocare, più ci si ricorda delle movenze di Leo Messi. Questo forse avrà fatto accendere la lampadina nella testa degli osservatori del Barcellona che, per cinque milioni, lo portano in Spagna appena compiuti i 18 anni, così da mandarlo prima in ritiro estivo con il Barcellona per poi iscriverlo nel Barcellona B. L’impatto non è semplice, Halilovic non si integra e soffre il fatto di giocare lontano dal centro del campo, sacrificato come esterno nel classico 4-3-3 della Masìa. Poche giocate degne di nota e, a fine anno, la retrocessione che spinge i dirigenti blaugrana a cederlo in prestito.

Il prestito al Gijon

"Ho parlato con Abelardo, lui e Luis Enrique convengono che sia meglio andare giocare allo Sporting piuttosto che rimanere al Barça". Nessun dubbio, camiseta blaugrana riposta nell’armadio e via al Gijon, dove Halilovic sente di avere la fiducia necessaria per esprimersi. Esordisce alla seconda giornata giocando mezz’ora contro la Real Sociedad, per poi giocare titolare il match successivo nel ruolo naturale di trequartista nel 4-4-1-1. Il primo gol arriva contro l'Espanyol con un preciso fendente da fuori area, mentre il bis lo serve nel confronto con il Malaga, dove Halilovic dà sfoggio delle sue qualità. Ma è un fuoco di paglia. Con il passare dei mesi, Halilovic si eclissa costringendo piano piano Abelardo a fare a meno di lui. La struttura fisica non gli permette di giocare più di un tempo a pieno regime.

L'Amburgo e il ritorno in Liga

Nel 2016 poi ecco la chiamata dell'Amburgo, che versa dieci milioni nelle casse del Barcellona portandolo in Germania. Nemmeno qui il giocatore riesce ad imporsi, raccogliendo solo sette presenze nei suoi primi sei mesi in Bundesliga. Su di lui mette gli occhi il Las Palmas, che riesce ad ottenere il prestito del talento croato che, da gennaio a maggio, colleziona diciotto presenze e due assist. Nella stagione successiva, Halilovic resta al Las Palmas, venendo però condizionato da un infortunio all'articolazione della caviglia che lo costringe a rimanere lontano dal terreno di gioco per quasi quattro mesi. Due i gol in stagione, con il rientro poi all'Amburgo intanto retrocesso in seconda divisione tedesca. Il futuro di Halilovic però non sarà in Germania, il Milan ha deciso di puntare su di lui: il destino del croato sarà con molta probabilità in serie A.