CR7 più altri 10, su questo c’è poco da discutere. Ma con quale modulo? Tridente puro, con il trequartista o modulo a 5 stelle (di cui una un po’ più luminosa)? La palla adesso passa ad Allegri, per una nuova avvincente sfida
I numeri lasciamoli a chi si occupa di valutare spese e ricavi dell’operazione del secolo: quando la parola passerà al campo, siamo certi che conteranno fino a un certo punto. Diciamolo: ha senso parlare di moduli quando si ha in squadra Cristiano Ronaldo? Ce l’ha, un senso, nel momento in cui affermiamo con una certa sicurezza che la disposizione tattica della nuova Juventus risponderà all’equazione J=CR7+10. Lui più altri 10, se col tridente, il rombo o la difesa a 3 lo si valuterà in un secondo momento.
La cosa infatti rischia di diventare più che altro un esercizio per Massimiliano Allegri, chiamato a una nuova – l’ennesima – sfida: disegnare una Juventus che permetta a Cristiano Ronaldo di continuare a fare il Cristiano Ronaldo. È quel genere di puzzle che ha sempre affascinato l’allenatore bianconero, abilissimo nel trovare l’abito su misura per la Signora di stagione in stagione. Un vestito nuovo ogni anno: a quello della nuova collezione si tratta di aggiungere la gemma più preziosa.
4-3-3
Partiamo dall’ipotesi più probabile, quella del modulo con cui la Juventus si è trovata nella passata stagione, che coincide con quello utilizzato dal Real Madrid negli anni della BBC. Ovviamente nella casella del centravanti, l’attaccante al centro del tridente, piazziamo CR, nell’ottica di una cessione di Higuain che diventerebbe quasi scontata, visto che difficilmente il Pipita saprebbe (o vorrebbe?) adattarsi a un ruolo diverso, largo nel tridente, cosa che ha già fatto turandosi il naso ai tempi del Real Madrid (soprattutto con Bernd Schuster allenatore). Ai lati di CR, dunque, sono Dybala e Douglas Costa i maggiori indiziati. Il primo partendo dalla destra, ruolo che sa interpretare bene avendo la possibilità di accentrarsi sul sinistro per vedere la porta o per dialogare con il compagno; il secondo sarebbe chiamato a sfornare assist dalla sinistra, con CR7 terminale. Centrocampo a 3 con Pjanic in regia supportato da due mediani moderni come Emre Can e Matuidi (o Khedira); difesa in linea impermeabile al centro e “alla madrilena” sulle fasce, con due giocatori di spinta come Alex Sandro e Cancelo (saranno gli avversari a doversi preoccupare di difendere, no?). Ecco: se esiste un portoghese che potrebbe rappresentare un “problema” per Allegri, questo è l’ex interista, al quale andranno insegnati alcuni segreti del mestiere del terzino…
4-3-3 bis
E se invece Higuain dovesse restare? Impossibile relegarlo in panchina, questo è certo: Allegri sarebbe chiamato quindi a un autentico capolavoro tattico per salvare tutti i delicatissimi equilibri interni. CR potrebbe anche concedere il centro dell’attacco al Pipita, forte della sua capacità di partire largo dalla sinistra per poi andare a occupare l’area per finalizzare. Sulla carta, così come è successo tante volte nel Real Madrid, Cristiano Ronaldo sarebbe l’attaccante esterno del tridente, pronto a scambiarsi la posizione con il centravanti (Benzema ieri, Higuain domani) che gli apre gli spazi. A favore della convivenza dei due, poi, c’è un dato incoraggiante soprattutto per Allegri. Cristiano Ronaldo e Higuain sono stati compagni di squadra per 4 stagioni, nel Real Madrid. Nel 2011/2012 (allenatore Mourinho) vinsero anche il campionato (quello dei 100 punti), con la bellezza di 121 gol fatti: 89 di questi arrivarono dal tridente composto da Ronaldo (46), Higuain (22), Benzema (21).
4-4-2
Ancora una volta partiamo dall’unica certezza e chiediamoci: chi in coppia con CR nel tandem d’attacco? Non tutti hanno le caratteristiche adatte, nonostante si tratti di duettare con un fenomeno. Tra i compiti richiesti, infatti, c’è quello di mettersi al servizio di Ronaldo, lasciandogli il palcoscenico dell’area di rigore e prendendo anche qualche botta per lui. Tutti gli indizi rimandano a Mandzukic, lottatore e “umile” il giusto, difensore all’occorrenza come ha già dimostrato nel modulo “a 5 stelle”. Fasce iperoffensive su cui far transitare il gioco (con Spinazzola ottimo ricambio a sinistra), al centro optiamo per un filtro maggiore a discapito della fantasia. Incuriosisce anche la soluzione con Dybala, convince decisamente meno quella con Higuain: l’area di rigore è troppo piccola per entrambi.
4-3-1-2
Impossibile rinunciare a Dybala, dite? Una soluzione allora potrebbe essere quella che lo vede trequartista alle spalle di CR e di un altro attaccante al quale, ancora una volta, verrebbe chiesto di lavorare per aprirgli la strada verso la porta. Ricalcando l’ultimo Real Madrid (quello che aveva trovato il suo equilibrio con Isco trequartista), Mandzukic sarebbe perfetto per fare il Benzema, Pjanic assicurerebbe le geometrie alla Modric, mentre occorrerebbe una figura alla Casemiro (Emre Can?), che abbiamo visto quanto sia fondamentale a reggere tutta un’architettura del genere.
4-2-3-1 “a 5 stelle”
Il famoso modulo a 5 stelle, con davanti la stella più luminosa del mondo. Difesa a 4 schermata da Pjanic e Matuidi, poi la linea dei trequartisti in cui ci si può sbizzarrire con le combinazioni a seconda dell’avversario o delle fasi della partita: da destra a sinistra Cuadrado, Dybala, Mandzukic oppure Bernardeschi, Dybala, Douglas Costa o la superoffensiva Cuadrado, Dybala, Douglas Costa. Persino Cancelo potrebbe trovare un posto su una linea del genere, agendo sulla destra. C’è un solo giocatore che verrebbe penalizzato da questo modulo: a Higuain non resterebbe che la parte del vice-CR.