Avversari, compagni, poi di nuovo rivali e ora pronti a darsi il cambio: Higuain, Bonucci e un destino che non conosce regole
Le regole del destino non puoi scriverle, al massimo puoi leggerle, magari tornando indietro nel tempo. E allora, adesso che la trattativa dell'estate è in chiusura, pardon, la seconda trattativa dell'estate (altrimenti a CR7 chi lo spiega), un flash nella memoria ci riporta a due anni e mezzo fa, quando tutto era diverso, quando i movimenti decisivi erano nell'ordine dei centimetri. 13 febbraio 2016, Juventus-Napoli decide il campionato. Su un cross dalla destra di Hysaj al 34’ del primo tempo Bonucci con un intervento miracoloso anticipa Higuain con la punta del piede.
All'88' della stessa partita Zaza, entrato dalla panchina, segna il gol dell’1-0 grazie a una deviazione. Sono due passi giganti verso il quinto dei sette scudetti consecutivi della Juventus. Oggi che le rivoluzioni non sono fatte di piccole deviazioni ma di grandi spostamenti, fa specie che quella palla, deviata di pochi centimetri, abbia anticipato il destino dei due uomini più discussi degli ultimi tre anni di Serie A. Higuain e Bonucci, stesso numero di lettere, destini diversi, incrociati, proprio dal quel giorno, come nessuno avrebbe potuto immaginare. Compagni di squadra pochi mesi dopo quella partita, con un'operazione shock che a Napoli ancora non hanno dimenticato. Per la gioia dei tifosi bianconeri e quella di Leo, espressa in un tweet.
Due vincenti nella stessa squadra hanno subito il loro effetto. Entrambi, guarda caso, sono decisivi, a ottobre di quell'anno, proprio contro il Napoli. Prima Bonucci, poi Higuain, 2-1 e altra notte juventina da ricordare.
Poi, la storia che cambia ancora. Un'altra rivoluzione, nell’estate 2017 altra operazione shock, Bonucci lascia la Juventus da campione d’Italia e diventa capitano del nuovo Milan. Higuain non gradisce e a ottobre lo punisce a San Siro con una doppietta che Leo, squalificato, è costretto a guardare dalla tribuna.
Al ritorno la vendetta, almeno personale, con quell'esultanza che fa infuriare gli juventini, che alla fine, comunque, quella partita la vincono lo stesso, 3-1.
Ora, loro due, prima avversari, poi compagni, poi di nuovo avversari, discussi, amati e odiati, sono pronti a darsi il cambio. Higuain al Milan e Bonucci di ritorno alla Juve. A dirla così, secca, fa quasi impressione. A guardare indietro ancora di più. Nel febbraio 2016 a stravolgere tutto bastava una deviazione, oggi le deviazioni sono diventate frecce, percorsi, viaggi da una città all'altra. Perché forse, l'unica vera regola del destino, è che il destino non ha regole.