Vertice di mercato a casa dell'allenatore per programmare il futuro del Napoli. Dall'idea, che può diventare realtà, Quagliarella a Ilicic e Castagne: idee e obiettivi del club di De Laurentiis
Dalla terrazza di casa Ancelotti. Vista mare. Vista Napoli; con l'azzurro che ti entra dentro. Ancelotti ha riaperto le porte di casa. Fu già così per discutere del momento delicato di Insigne. E così è stato anche stavolta per un incontro operativo di mercato, per programmare il nuovo Napoli. Ancor più il suo.
C’erano tutti, nella quiete, sulla collina del Vomero. De Laurentiis e suo figlio Edo; l’amministrazione delegato Chiavelli. Giuntoli, il ds. E Ancelotti appunto. Centrale nel progetto. Una garanzia di continuità; forse l’unico tra gli allenatori delle grandi. L’opzione del rinnovo è già scattata e il futuro può anche allungarsi. Intanto, una colazione di mercato. Sul tavolo, scenari, strategie, budget e idee. Quagliarella la più suggestiva. Ma che può diventare realtà. Per Lozano invece è complicata. Però si insiste. Un principio, comunque: vendere e poi comprare; sperando di trattenere i migliori.
Koulibaly, Allan, soprattutto Insigne, sarà un mercato di attesa e di sviluppi. Pure se il Napoli si è già mosso. Primi movimenti. Passi concreti, impegnativi. Anche per l’attacco.
Per Ilicic e Castagne c’è già un’intesa di massima coi calciatori; aspettando l’Atalanta, ovvio. E poi una sfilza di altre ipotesi, di prezzi ed opportunità per ogni ruolo da coprire. Due gli esterni bassi, e quindi da Trippier a Di Lorenzo. Un centrocampista di qualità: Bennacer, Almendra, ma anche Elmas del Fenerbahce, un '99, anche lui talentuoso e che da regolamento nei 25 della rosa non farebbe numero.
Giovani, insomma. Un po' più grandicello invece è De Laurentiis, Aurelio: 70 le candeline pronte. E soffiando, sai quanti desideri...