Tuttocampista classe 1998, bravo ad attaccare e a difendere, bravissimo a far girare la palla grazie alla sua tecnica e alla visione di gioco. Paragonato a Rakitic, adesso piace ai rossoneri. Un brutto infortunio al crociato ne ha rallentato la crescita. Prima lo volevano tutte le big d'Europa
MILAN, BOBAN E' IL NUOVO CHIEF FOOTBALL OFFICIER
Al Milan è arrivato Boban e già si vede. I rossoneri, infatti, sono piombati su Nikola Moro, centrocampista croato classe 1998 della Dinamo Zagabria. Un giocatore che il nuovo dirigente rossonero conosce molto bene e che, prima di un bruttissimo infortunio, era corteggiato da tutte le grandi d'Europa. Nel marzo 2018, infatti, la rottura del crociato lo tiene ai box per tutto il resto della stagione, comprese le prime partite di quella nuova. Nonostante questo, la sua annata è stata comunque positiva. 29 presenze e cinque gol per lui, c'è anche il suo zampino insomma nel campionato vinto e dominato dalla Dinamo Zagabria.
Giovane ma vincente
Nikola Moro è un classe 1998, ha solo 21 anni ma già diversi trofei vinti in bacheca. Tre titoli croati con la Dinamo, altrettante coppe nazionali. Il suo esordio con i grandi nel maggio 2015, da quel momento in poi si è caricato la squadra sulle spalle sfortuna permettendo. Alto oltre 1,80 m, è un tuttocampista, bravo ad attaccare e a difendere. Bravissimo ad impostare grazie alla sua tecnica e alla visione di gioco che lo contraddistingue. Nikola è anche ambidestro e sa come battere i portieri avversari dalla lunga distanza. Arrivato nel 2009 all'età di 11 anni alla Dinamo Zagabria, inizia la sua trafila nelle giovanili della Croazia fin dall'U14. Nel 2014, a 16 anni, la sua consacrazione, che lo porta a giocare per la prima volta in un campionato professionistico con la maglia della Dinamo Zagabria II nella 2.HNL, la seconda divisione croata. 25 presenze e cinque reti il bottino raccolto, quanto basta per diventare il pilastro della Croazia U17, di cui è capitano e "10". Nella stagione 2016-2017, dopo qualche presenza e molte panchine, arriva il salto definitivo in prima squadra. Ci mette poco a diventare un titolare indiscusso, con tanto di esordio in Europa League e convocazione con la Croazia U21. Poi l'infortunio al crociato a frenarlo. Il paragone più calzante è quello con Ivan Rakitic, sia per posizione in campo, sia per la sua stazza fisica.