Il prestito non è a scadenza stagionale ma dopo i primi 6 mesi. In questo modo il Chelsea si riserva l’opportunità di richiamare Zappacosta a gennaio qualora ci fossero indisponibilità in quel ruolo, avendo il mercato in entrata bloccato
Retroscena che rende il caso praticamente unico nel suo genere. La formula con cui Davide Zappacosta si è trasferito alla Roma, infatti, è molto particolare. Non si tratta di un semplice prestito secco della durata di una stagione, bensì la scadenza è sui primi 6 mesi, con l’opportunità di rinnovarlo per i successivi. La decisione è stata presa a causa del blocco del mercato in entrata del Chelsea che, sanzionato dall’UEFA, non potrebbe fare acquisti a gennaio in caso di infortuni. Dunque, nell’ipotesi che Azpilicueta o un altro giocatore nel ruolo possano subire un lungo stop, i Blues si riservano così la possibilità di far rientrare Zappacosta a gennaio.