Dai tanti rifiuti alla convocazione del Brasile: la storia di Wesley

A fé tá na maré La fede è nella marea Na lâmina de um punhal Nella lama di un pugnale Na luz, na escuridão Nella luce, nell'oscurità Andar com fé eu vou, Con la fede camminerò, que a fé não costuma ‘faiá’ La fede di solito non fallisce ‘Andar com Fé’ di Gilberto Gil – uno dei più grandi cantanti brasiliani della storia, politico e attivista sociale – è un inno alla speranza . Scritta in un periodo storico molto difficile per il Brasile , con questa canzone l’artista invita le persone a non cedere davanti alle difficoltà e ad andare avanti con coraggio e determinazione. O meglio, con fede e speranza. Due elementi che accompagnano da sempre il percorso da calciatore di Wesley Vinícius França Lima, più semplicemente noto come Wesley, giovane difensore del Flamengo e – da pochi giorni – anche del Brasile. Quanto abbia dovuto lottare per conquistarsi una chiamata della Seleção lo si capisce anche solo guardando il video pubblicato sui social dai suoi familiari alla notizia della convocazione. Grida, lacrime, sorrisi, applausi… emozione ed euforia. Il più composto, sorprendentemente, è proprio lui. Tiene in braccio sua figlia Alice, nata solo pochi mesi fa, e sorride in silenzio. È felice e consapevole di quanto abbia dovuto sudare per arrivare fin lì. Lui, che non era mai stato convocato da nessuna delle Under del Brasile, ora giocherà per la nazionale maggiore. E in un ruolo dove hanno giocato alcuni tra i più grandi: Cafù, Maicon, Dani Alves… solo per citarne alcuni. Sa di non essere ancora al loro livello, ma sa anche di meritarsi davvero questo momento. Per questo se lo gode senza eccessi. Per percepirne ogni istante e gustarselo a pieno. Nasce il 6 settembre 2003 ad Açailândia, nello stato del Maranhão, ma – ancora piccolo – si trasferisce a Florianópolis, nello stadio di Santa Catarina, a circa 3000 km dalla sua città natale. Cresce nel quartiere di Santo Antônio de Lisboa, dove inizia a giocare a calcio. La sua prima squadra è il Clube Avante, ma crescendo passa al Triunfo . Fin da piccolo sogna di diventare calciatore e così già da quando ha 10 anni inizia a fare provini per entrare nel settore giovanile di un club professionistico. Risultato? Nessuno punta su di lui. La Figueirense lo ‘boccia’ per ben due volte, in seguito arriva un rifiuto anche dal Tubarão-SC. Nel 2016 partecipa a un campo estivo del Real Madrid a Florianópolis. Si mette in mostra ed è tra i due migliori giovani giocatori del campo, ma – nonostante questo riconoscimento – nessun club punta ancora su di lui. Nel 2018, ormai 15enne, riesce a entrare nelle giovanili della Figueirense e l'anno successivo inizia a giocare nel Campionato Catarinense Under-17. Poco dopo, però, il club si si trova costretto a fare dei tagli a causa di problemi economici e il settore giovanile viene chiuso. Svincolato, Wesley tenta di ottenere un provino con l’Avaí , ma trova davanti a sé un’altra porta chiusa. Ma, ancora una volta, non si arrende e decide di accettare l’offerta del Tubarão-SC. Nelle giovanili del suo nuovo club riesce subito a farsi apprezzare per il suo talento e il suo impegno. Viene presto aggregato alla prima squadra e il 13 gennaio 2021, a 17 anni, esordisce tra i ‘grandi’ nella sconfitta casalinga per 3-0 contro il Joinville nella Coppa Catarinense. Il suo stipendio si aggira intorno ai 30€ al mese. Dopo qualche mese, arriva una prima grande svolta nella vita di Wesley. Grazie a un video – dalla durata di circa un minuto – delle sue giocate, ottiene un provino con il Flamengo e, contrariamente a quanto gli era accaduto quasi ogni volta fino a questo momento, lo supera. A febbraio 2021 inizia ad allenarsi con le giovanili del club rossonero e a maggio viene messo sotto contratto. Inizia così il suo percorso in una delle squadre più importanti del Brasile. In poco tempo diventa il titolare della squadra Under 20 e – poco alla volta – viene aggregato agli allenamenti della prima squadra. Esordisce con il Flamengo a dicembre 2021, nell’ultima partita del Brasileirão. L’anno successivo continua a giocare prevalentemente con l’Under 20 ma spesso viene convocato anche tra i grandi. A giugno del 2022 il Flamengo annuncia come allenatore Dorval Junior, attuale commissario tecnico del Brasile. Nello stesso anno il club di Rio vince la Copa Libertadores, Wesley non gioca neanche un minuto nella competizione ma risulta tra i vincitori perché in due partite è convocato. Per il giovane terzino è una ‘vittoria a metà’ ma nel 2023 arriva finalmente il suo momento. Il 5 aprile gioca la sua prima partita in Libertadores e da quel momento non esce più dal campo. Inizialmente non è particolarmente apprezzato dai suoi tifosi, ma lentamente riesce a conquistarsi la loro fiducia e il loro affetto. Due mesi più tardi segna il suo primo gol tra i professionisti contro il Racing, sempre in Copa Libertadores. Termina l’anno con ben 54 presenze tra tutte le competizioni ed è tra i giovani più in mostra di tutto il campionato brasiliano. Come racconta Ge.globo.com – importante portale brasiliano – la rapida crescita di Wesley è ben riassumibile attraverso i suoi contratti con il Flamengo. Al suo arrivo, a maggio 2021, aveva firmato un contratto di formazione con uno stipendio di 3.000 reais , ma già tre mesi dopo firma il suo primo contratto da professionista e si lega al club per un triennale con un ricco aumento di stipendio. Nel febbraio 2023 rinnova il contratto fino alla fine del 2025 e, tre mesi dopo, viene messo sotto contratto anche dalla Nike. Nel luglio 2024 rinnova nuovamente il suo contratto con il Flamengo, questa volta fino al 2028. Ma non finisce qui. Anche lontano dal Brasile iniziano ad accorgersi del suo talento. Nell’estate del 2023 il Barcellona prova a prenderlo in prestito con diritto di riscatto fissato a circa 15 milioni di euro ma il Flamengo rifiuta, certo che il giovane terzino sarebbe diventato un prospetto ‘da nazionale’. L’estate successiva arrivano altre importanti offerte. Il Bournemouth si fa avanti con una proposta da circa 12 milioni di euro, ma anche questa volta il club brasiliano fa muro. Non riesce, invece, a dire di no all’Atalanta, che offre circa 20 milioni per portare il classe 2003 in Italia. Il Flamengo rimanda però la partenza di Wesley per averlo a disposizione negli ottavi di Copa Libertadores, i tempi si allungano e l’Atalanta decide di chiudere per Bellanova. Wesley resta così in Brasile. Nel frattempo, però, perde il posto da titolare in squadra: con Tite, ex Ct del Brasile, finisce in panchina. Trascorrono pochi mesi e arriva una nuova svolta. A ottobre il Flamengo cambia allenatore e a guidare i rossoneri arriva Filipe Luis, ex terzino dell’Atletico Madrid ed ex compagno di squadra di Wesley. Con il nuovo allenatore il classe 2003 ritrova fiducia, minuti ed entusiasmo. Termina il 2024 con 51 presenze ed è tra i protagonisti delle vittorie in Copa do Brasil e nel Campionato Carioca. Questa volta non c’è nessuna ‘vittoria a metà’. Inizia il 2025 vincendo la Supercoppa do Brasil e le sue prestazioni continuano a migliorare. Non a caso, nel corso del mercato invernale lo cercano diversi top club europei. Arsenal, Chelsea, Liverpool, United, Newcastle e Tottenham lo seguono con grande interesse, il City lo monitora senza però prendere contatti ufficiali. Gennaio non è però il miglior momento per arrivare in Europa e il discorso cessione è rimandato alla prossima estate . “In estate sceglierà dove andare a giocare, – spiega Filipe Luis – non ha limiti… è un ragazzo diverso da tutti gli altri”. Vero, Wesley è diverso da tutti, sa trovare la speranza anche nei momenti più duri o “na escuridão”, come canta Gilberto Gil. Ma ora è il momento della luce. Il Brasile lo ha appena convocato per la prima volta e Wesley vede tutti i suoi sforzi ripagati.

Cosa vedere:

Come vederlo:

Online con Sky:

Dai tanti rifiuti alla convocazione del Brasile: la storia di Wesley

Emiliano Tomasini