
La maxi-caduta della sesta tappa, costata secondi e cerotti ad alcuni degli uomini di classifica, è il simbolo di una prima settimana di Tour falcidiata di infortuni e ritiri -

Si inizia a scivolare già nel prologo di Liegi. Il primo ad assaggiare l’asfalto alla 99esima edizione del Tour è Gorka Verdugo, spagnolo dell’Euskaltel-Euskadi -

Nella prima tappa, sempre in Belgio, caduta per Tony Martin dell’Omega Pharma. Il campione del mondo a cronometro, già sfortunato nel prologo, si frattura lo scafoide ma resta in gara -

La terza frazione, la prima francese, è un continuo di cadute. Dopo Sivtsov e Rojas, costretti al ritiro, a 500 metri dall’arrivo va giù Marco Marcato, urtato da Taaramae proprio mentre Sagan conquistava il suo secondo successo -

Iridato nella polvere. Mark Cavendish finisce a terra a poco meno di tre chilometri dall’arrivo, insieme ad altri velocisti. Ecco il suo disappunto per aver mancato lo sprint della quarta tappa e il nuovo duello con Greipel -

La quinta tappa è relativamente tranquilla quanto a cadute. Non ditelo però a Jonathan Cantwell: l’australiano della Saxo Bank vola fin sul marciapiede, sotto lo sguardo perplesso del pubblico -

La tappa più nera è però la sesta, da Epernay a Metz. Complice il vento, sarà una vera ecatombe. Primi a farne le spese l’olandese Poels (tre costole rotte e un polmone fratturato) e Davide Viganà (clavicola fratturata) -

Poi, a 26 km dall’arrivo, il groviglio di bici e corridori che ha coinvolto molti atleti di primo piano. Tra questi un incredulo Frank Schleck, che neppure riesce a trovare la propria bici…

La maxi-caduta elimina Ryder Hesjedal, costretto al ritiro da una profonda ferita al ginocchio. Insieme al recente vincitore del Giro saluta anche Oscar Freire, capitano della Spagna per l’Olimpiade, con tre costole fratturate e un polmone perforato -

Il disappunto di Robert Gesink. Attardato dal groviglio ai -26, l’olandese ha perso 3’31” e tanta fiducia. In grave ritardo (2’09”) anche Schleck, Valverde, Scarponi e Brajkovic -

Anthony Delaplace ha provato a prendere il via della settima frazione con uno scafoide rotto. La tappa non ha “offerto” altre cadute, ma il francese ha dovuto alla fine ritirarsi -

Tour finito anche per il capitano dell’Euskaltel, campione olimpico in carica. Samuel Sanchez è vittima di una banale caduta nell’ottava tappa, l’unica della frazione, innescata da un compagno di squadra