
Il 2012 non è stato solo l'anno dell'affaire-Armstrong e dei sette Tour diventati senza padrone. E' stata anche la stagione del dominio di Boonen al Nord e di quello di Wiggins e del Team Sky sul Tour. E anche del ritorno del "pistolero"...

Una sorpresa per iniziare. La stagione delle classiche del Nord si apre con il successo alla Het Nieuwsblad del giovane Sep Vanmarcke, capace di bruciare allo sprint nientemeno che sua maestà Tom Boonen...

Una Milano-Sanremo senza volatone. Merito del campione australiano Simon-Gerrans, che supera Cancellara e Nibali e precede di due secondi il ritorno del gruppo -

Con Cancellara fuori gioco, il re del pavè non può che essere lui: Tom Boonen. Il suo capolavoro è probabilmente al Giro delle Fiandre, quando riesce a non farsi prendere nella morsa degli italiani

Un italiano vittorioso in una classica non si vedeva da un po'. Nel 2012 è successo, grazie ad Enrico Gasparotto, bravo a domare il Cauberg

Per i nostri, la delusione era però dietro l'angolo. Alla Liegi-Bastogne-Liegi, un bravissimo Nibali si è fermato a un chilometro dal paradiso. A negagli il successo nella classica monumento delle Ardenne

A proposito di sorprese, ecco la più grande di tutto quest'anno di ciclismo: in una corsa rosa un po' avara di emozioni, Ryder Hesjedal

Che Bradley Wiggins facesse sul serio si era già intuito alla Parigi-Nizza vinta dall'inglese. Al Giro del Delfinato il campione del Team Sky vola a cronometro, tiene alla grande in salita

Alla Grande Boucle Wiggo non si limita a rispettare il pronostico, ma domina dall'inizio alla fine, accompagnato da un Froome capace di essere più che un gregario e finire al secondo posto. Terzo finisce un grande Nibali -

Un addio d'oro. E' quello che Alexandre Vinokourov ha potuto dare al ciclismo, vincendo a 38 anni suonati, la gara in linea dell'Olimpiade di Londra.

Sofferenza, grinta, coraggio e liberazione. C'è questo e altro nel ritorno al successo di Contador. Che fatica per oltre metà Vuelta, ma poi piazza la zampata del campione con un attacco da lontano.

Poteva essere un 2012 amaro, deludente e privo di successi. Invece Philippe Gilbert, dopo tre quarti di stagione da comprimario,

Secondo al Giro e terzo alla Vuelta, Joaquim Rodriguez è stato senza dubbio l'atleta più continuo di tutto il 2012. Una stagione