
Non ce ne voglia Belkov, ma l'esultanza del giorno è quella di Carlos Betancur. Il colombiano scatta e rimonta nel finale sui primi inseguitori, si prende il secondo posto, ma pensa di essere il vincitore. E il connazionale Pantano, terzo, se la ride... -

Se è solo un blocco psicologico, è bello serio quello che ha reso la prima parte del Giro di Wiggins un vero tormento. Anche nella 9a tappa, l'inglese si stacca in una discesa facile, sotto la pioggia. Rientra, ma spreca energie sue e del team -

Chi invece dal punto di vista psicologico sprizza salute non può che essere Nibali. Che non solo ha messo alle spalle la parte di Giro che temeva di più, ma ci è arrivato con la maglia rosa e un bel vantaggio sui rivali -

A proposito di rivali, un altro che era partito bene e sembra essersi già spento è il vincitore dello scorso anno. Dopo la batosta nella crono, Hesjedal era chiamato a reagire. Invece si stacca nel finale in una salita facile facile. Problemi di salute? -

Tanto patite da Wiggins, quanto amate da Belkov: le discese umide della toscana sono state il segreto del successo del russo. Bravo in salita, il passista della Katusha si è davvero esaltato quando la strada pendeva all'ingiù e ha meritato il successo -

Chi non ha paura delle salite è Stefano Pirazzi: il corridore della Bardiani-CSF, appena ne vede una, scatta. E così pesca anche oggi la fuga buona, tanti punti per la classifica dei gpm e la maglia azzurra provvisoria. Missione compiuta -

La faccia triste del (sud)America, verrebbe da dire. Dopo aver succhiato la ruota di Di Luca qualche tappa prima, Chalapud ci riprova e - per prendergli i punti gpm - attacca Pirazzi mentre l'italiano è all'ammiraglia. Gli insegnino il fair play -