LA FOTOGALLERY. Prima e dopo Moser nel 1984, in tanti si sono cimentati con la pista e il primato dell'ora. Il primo fu Henri Desgranges, ideatore del Tour, nel 1897. L'ultimo il semi-sconosciuto Sosenka nel 2005. In mezzo, tanti grandi del pedale.

Il primo a provarci fu Henri Desgranges, baffuto fondatore del Tour de France, nel 1893. Da quel momento, il record dell'ora riuscì a tanti campioni: Coppi nel 1942, Anquetil nel 1956, Merckx nel 1972, fino a Indurain e Boardman negli anni '90 -
Moser e un’ora di storia: ricordando Città del Messico 1984
A guardare lo sguardo vispo e i lineamenti, sembra un Peter Sagan di fine Ottocento. Henri Desgranges, fondatore del Tour, fu il primo a fissare il record dell'ora in modo ufficiale: 35,325 km sulla pista di Buffalo, a Parigi -
Moser e un’ora di storia: ricordando Città del Messico 1984
Sulla stessa pista, nel 1905, un altro francese con baffi, sguardo e pedalata niente male riuscì ad andare ben oltre: 41,110 km. Poco dopo, nel 1907, sarebbe diventato il primo vincitore della storia della Milano-Sanremo -
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Prima che a fermare la corsa al record fosse la prima guerra mondiale, le piste parigine si accesero per la sfida tra Marcel Berthet e lo svizzero Oscar Egg. Ad avere la meglio fu quest'ultimo, che nel 1914 fissò il primato a 44,247 km -
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Per trovare il primo italiano bisogna andare al 1935: toccò a Giuseppe Olmo, capace di correre fino a 45,090 km e soprattutto primo ad inaugurare la serie di record ospitati dal meraviglioso e mitico Velodromo Vigorelli di Milano -
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Tra chi seguì Olmo c'è anche un certo Fausto Coppi. Il Campionissimo riuscì nel record - 45.798 km - ad appena 23 anni, quando aveva vinto solo uno dei suoi cinque Giri d'Italia. La bici usata nel tentativo è ora esposta al museo del Ghisallo -
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Complice anche la guerra, il record di Coppi resse per circa 12 anni. E a batterlo fu un altro fenomeno delle due ruote, Jacques Anquetil, sempre al Velodromo Vigorelli. Il primato toccò così quota 46.159 km -
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Ma erano anni in cui il record dell'ora era ambitissimo e così, a neppure tre mesi di distanza da Anquetil, fu un altro italiano, Ercole Baldini detto "il treno di Forlì", ad alzare l'asticella fino a 46.394 km -
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Una svolta decisiva per la storia del record dell'ora arrivò però nel 1972. A raccogliere la sfida fu infatti "sua maestà" Eddie Marckx, quasi a fine carriera. Decise di farlo in altura, agli oltre 2.400 metri di Città del Messico. Funzionò: 49.431 km -
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Il record di Mercxk durò a lungo, finché a Francesco Moser non venne in mente di provare a batterlo. Lo fece a Città del Messico, due volte in pochi giorni, con una preparazione e una bici mai viste prima. Il nuovo primato: 51.151 km -
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Per vedere qualcuno superare Moser l'attesa durò fino agli anni '90. Nel 1993 a lanciare la sfida, contemporaneamente, furono due britannici: Chris Boardman e Graeme Obree. Ci riuscì il secondo, a Hamar, Norvegia, con 51.596 km -
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Boardman rispose a neppure una settimana di distanza e andò ben oltre la misura fissata dal connazionale, con 52.270 km in 60 minuti. E per lui fu solo l'inizio... -
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Dopo un breve nuovo interregno da parte di Obree, nel 1994 fu Miguel Indurain a portare il record oltre quota 53, con 53,040 km. E pensare che il navarro aveva da poco vinto il suo quarto Tour de France -
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Le nuove tecnologie per bici e piste spinsero il limite sempre più in là. Prima Rominger portò il record oltre quota 55 km, poi fu il solito Boardman - nel 1996 - ad andare a 56.375 km -
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L'Uci decise però di frenare la corsa all'ora e impose agli atleti di rinunciare alla tecnologia. Il record dell'ora andava fatto con bici normali, "pre-Moser". Il record tornò il 49,431 di Merckx. Boardman raccolse la sfida e nel 2000 arrivò a 49,441 -
Moser e un’ora di storia: ricordando Città del Messico 1984
A battere Boardman è riuscito, nel 2005, solo il ceco Ondrej Sosenka, attuale detentore con 49.700 km. Fu l'unico grande successo della sua carriera, che si chiuse nel 2008 con la squalifica per positività all'anti-doping -
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