Vuelta 2017, l'ultima di Alberto Contador: "Lasciare così, un sogno"

Ciclismo
L'addio di Alberto Contador (Getty-Twitter)
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Un'ovazione con l'entrata in solitaria a Madrid, poi l'addio al ciclismo: "Non è facile descrivere cosa provo. Lasciare così, è il quarto sogno della mia vita che si avvera"

VUELTA: LA CLASSIFICA FINALE

Dopo l’ultima impresa sull’Angliru, alla Vuelta non è stato solo il giorno di Chris Froome. Dopo tante battaglie e vittorie è stato il giorno dell’ultima corsa per Alberto Contador. All’arrivo a Madrid, il gruppo gli ha concesso un lasciapassare, una passarella in solitario per una grandissima ovazione collettiva: “Non so cosa dire, è stato grande l’amore che mi hanno dato per tutte le strade. Forse anche arrivando ultimo mi sarebbe piaciuto lo stesso anche se non vincevo ieri. Sono felice di essere arrivato fino a Madrid – ha detto il Pistolero -. Ringrazio il gruppo perché mi ha fatto il regalo di poter tagliare il traguardo per la prima volta da solo. E’ stato un bel regalo”. Emozioni troppo grandi, difficili da descrivere, che Alberto Contador ha racchiuso in un tweet a tarda sera fotografando l’affetto dei tifosi al passaggio del bus del suo team: "Senza parole". Subito dopo l’ultima corsa ha analizzato tutto così: "Non è facile descrivere cosa provo. Ho sempre detto che avevo tre sogni. Uno era passare professionista, l’altro era correre il Tour, e l’altro era vincere. Mi sono accorto in questa Vuelta di aver avuto un quarto sogno: lasciare il ciclismo in questa maniera".

Infine una battuta sul suo futuro: "Posso solo dire un milione di grazie. Avrò fiducia nei giovani che arriveranno. Il livello è già molto alto, cercherò di dare una mano con la mia esperienza ad altri corridori a passare al professionismo".