Ciclismo, Giro d'Italia 2018: Froome sarà al via. Da Israele a Roma, sarà spettacolo vero

Ciclismo

Claudio Barbieri

Gli organizzatori hanno tolto il velo sulla Corsa Rosa, al via il prossimo 4 maggio da Israele con arrivo previsto a Roma il 27. Ci sarà anche l'uomo più atteso, Chris Froome, che ha ufficializzato la sua partecipazione attraverso un videomessaggio. Ecco nel dettaglio il percorso delle 21 tappe

GIRO 2018, 10 COSE DA SAPERE

I FAVORITI DELLA VIGILIA

GIRO, LA STORIA DELLA MAGLIA ROSA

Chris Froome sarà al via del Giro d'Italia 2018. La notizia più attesa è stata ufficializzata nel giorno della presentazione a Milano della prossima Corsa Rosa. Il britannico del Team Sky, quattro volte vincitore del Tour de France, lo ha comunicato attraverso un breve videomessaggio: "Ciao a tutti, ci vedremo presto! Alla partenza del Giro 2018!", ha detto il keniano bianco, a caccia della sua prima Maglia Rosa della carriera dopo aver conquistato in carriera sia la Grande Boucle che la Vuelta. Presenti sul palco anche Vincenzo Nibali, Fabio Aru e il campione in carica, l'olandese Tom Dumoulin, la cui presenza però è ancora da confermare. Per la prima volta un grande giro partirà al di fuori dai confini dell’Europa e per la tredicesima volta la Corsa Rosa si muoverà dall’estero. La carovana percorrerà 3.546,2 km totali, con 44.000 metri di dislivello: sono presenti 2 tappe a cronometro, 7 a bassa difficoltà, 6 a media difficoltà, 6 ad alta difficoltà e un totale di 8 arrivi in salita. Impossibile fare pronostici, anche se la partecipazione di un fenomeno come Froome spariglia decisamente le carte in tavola: chi vuole vincere, dovrà certamente fare i conti con lui e con il super Team Sky. 

Da Israele alla Sicilia

Le prime tre tappe sono quelle (già presentate) in Israele: la cronometro di Gerusalemme (9,7 km) dedicata a Gino Bartali, prima dei due arrivi a Tel Aviv ed Eliat, entrambe favorevoli ai velocisti. Questa sarà la partenza più a Sud nella storia del Giro: il primato precedente apparteneva ad Agrigento che ospitò la partenza nel 1999. Dopo il primo giorno di riposo di lunedì 7, necessario per il trasferimento, la carovana vola in Sicilia per una serie di tre tappe. Si arriva a Caltagirone e Santa Ninfa, per due frazioni mosse, fino alla sesta tappa con il traguardo posto ai 1736 metri dell'Etna. Si tratta di una frazione di 163 km che muoverà da Caltanissetta con una prima parte mossa fino a giungere a Paternò dove cominciano 25 chilometri di salita con pendenze a crescere. Quindi la scalata inedita verso l’Etna; da Ragalna, con strada stretta, attraverso i parchi e le colate laviche, fino all’Osservatorio Astrofisico. 

Montagne ed emozioni: Gran Sasso e Zoncolan, Scarponi e Rigopiano

Si risale lo Stivale con una tappa per velocisti (Praia a Mare), per poi passare a una frazione movimentata al Santuario di Montevergine e il secondo tappone di montagna con traguardo posto ai 2135 metri del Gran Sasso, salita davvero impegnativa con pendenza media del 7% e massima del 13%. Questo sarà il quarto arrivo del Giro d’Italia sul Gran Sasso: l’ultimo a vincere qui fu Marco Pantani (sarà questa la Montagna dedicata al Pirata), nell’edizione del 1999. Si tratta di una salita interminabile di 45 km, spezzata solo da un falsopiano centrale. Nella seconda settimana italiana, dopo il giorno di riposo in Abruzzo, si riparte da Penne e ci si dirige verso nord, in Umbria, con l’arrivo posto a Gualdo Tadino. È la tappa più lunga del Giro, 239 chilometri con finale mosso per attaccanti. Dopo pochi chilometri dalla partenza si transiterà accanto ai resti dell’Hotel Rigopiano, dove il 18 gennaio una slavina investì la struttura causando molte vittime. Si passa poi dalle Marche, rendendo omaggio a Filottrano a Michele Scarponi, scomparso pochi mesi fa a causa di un terribile incidente. Giovedì 17 maggio dovrebbero tornare in scena i velocisti, anche se il circuito dei Tre Monti prima dell’arrivo potrebbe mischiare le carte. È prevista una frazione quasi tutta pianeggiante che partirà da Osimo e si chiuderà a Imola con traguardo posto nel circuito di Formula 1. La 14a tappa sarà cruciale per la classifica generale, con l'arrivo sullo Zoncolan, che torna a 15 anni dal suo debutto al Giro: partenza da San Vito al Tagliamento, 181 km fino ai 1730 metri sul livello del mare del 'mostro', 10,1 km con pendenza media dell’11,9% e massima del 22%, per un totale di 1203 metri di dislivello. Per la sesta volta il Giro arriva in cima allo Zoncolan, montagna che vide trionfare Simoni nel 2003 e 2007 e Basso nel 2010. Segue un'altra frazione impegnativa con arrivo a Sappada, con quattro GPM, prima dell'ultimo giorno di riposo.  

La settimana che decide il Giro

Saranno le ultime sei tappe ad assegnare la maglia rosa del Giro numero 101. La 16a frazione Trento-Rovereto è una crono di 34 km non particolarmente difficile che potrà spostare gli equilibri in favore dei cronoman: il tracciato quasi completamente pianeggiante prevede medie intorno ai 50 km/h. Sarà quello il terreno di caccia di uno specialista come Chris Froome. Attenzione però al finale sulle Alpi, che promette scintille. Giovedì 24 si parte da Abbiategrasso con un percorso lungo ma pianeggiante fino alla salita finale che porterà a Prato Nevoso. Il giorno dopo, sulle Alpi Occidentali, il tappone con la Cima Coppi. Partenza da Venaria Reale e 4 salite lunghe e impegnative: il Colle di Lys, il Colle delle Finestre (con i sui 9 km di sterrato e Cima Coppi per la seconda volta dopo il 2015 con i suoi 2178 metri) Sestriere e l’arrivo a Bardonecchia (Jaffreu) dopo 7 km di salita con pendenze medie al 9%. Sabato 25 la penultima tappa presenta 4.500 m di dislivello in sole tre salite, con 3 dei 10 GPM di Prima Categoria previsti in questo Giro: il Col Tzecore, Il Saint Pantaleon e Cervinia. Il gruppo si trasferirà infine a Roma per chiudere questa 101a edizione del Giro con la consueta passerella finale, un circuito di 11,8 km da ripetere 10 volte, nel centro della Capitale. Si toccheranno molti siti storici attraversando via Nazionale, via Sistina, Piazza del Popolo, il Circo Massimo, le Terme di Caracalla prima dell’arrivo ai Fori Imperiali sotto il Colosseo. Sarà in quel momento che si capirà chi è il gladiatore del Giro 2018. 

Le 21 tappe del Giro d'Italia 2018
 

Venerdì 4 maggio – 1a tappa: Gerusalemme – Gerusalemme (Cronometro, 9.7 km)
Sabato 5 maggio – 2a tappa: Haifa – TelAviv (167 km)
Domenica 6 maggio – 3a tappa: Be’er Sheva – Eilat (229 km)
Lunedì 7 maggio – Riposo
Martedì 8 maggio – 4a tappa: Catania – Caltagirone (191 km)
Mercoledì 9 maggio – 5a tappa: Agrigento – Santa Ninfa (152 km)
Giovedì 10 maggio – 6a tappa: Caltanissetta – Etna (163 km)
Venerdì 11 maggio – 7a tappa: Pizzo Calabro – Praia a Mare (159 km)
Sabato 12 maggio – 8a tappa: Praia a Mare – Santuario di Montevergine (208 km)
Domenica 13 maggio – 9a tappa: Pescosannita – Campo Imperatore (224 km)
Lunedì 14 – Riposo
Martedì 15 – 10a tappa: Penne – Gualdo Tadino (239 km)
Mercoledì 16 – 11a tappa: Assisi – Osimo (156 km)
Giovedì 17 – 12a tappa: Osimo – Imola (213 km)
Venerdì 18 – 13a tappa: Ferrara – Nervesa della Battaglia (180 km)
Sabato 19 – 14a tappa: San Vito al Tagliamento – Monte Zoncolan (181 km)
Domenica 20 – 15a tappa: Tolmezzo – Sappada (176 km)
Lunedì 21 – Riposo
Martedì 22 – 16a tappa: Trento – Rovereto (Cronometro, 34.5 km)
Mercoledì 23 – 17a tappa: Riva del Garda – Iseo (155 km)
Giovedì 24 – 18a tappa: Abbiategrasso – Prato Nevoso (196 km)
Venerdì 25 – 19a tappa: Venaria Reale – Bardonecchia (181 km)
Sabato 26 – 20a tappa: Susa – Cervinia (214 km)
Domenica 27 – 21a tappa: Roma – Roma (118 km)