Ciclismo, Giro d'Italia 2018: rientrato caso con Israele. Gli organizzatori: "Partirà da Gerusalemme"

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Caso rientrato tra organizzatori del Giro e governo israeliano: ogni dicitura "West Jerusalem" è stata rimossa e RCS ha precisato che i riferimenti erano puramente logistici e non politici

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È arrivata subito la risposta degli organizzatori del Giro d'Italia 2018 alle dichiarazioni dei ministri israeliani riguardo l'utilizzo del nome "West Jerusalem" nel materiale tecnico della Corsa Rosa. Gli esponenti del governo di Israele avevano minacciato di non supportare più l'evento se non fosse stato usato il nome "Gerusalemme", città di partenza del Giro. La disputa era basata sullo status legale della capitale israeliana, considerata unificata da Israele e divisa dalla comunità internazionale. L'organizzazione ha replicato con un comunicato: "RCS Sport tiene a precisare che la partenza del Giro d'Italia avverrà dalla città di Gerusalemme. Nel presentare il percorso di gara è stato utilizzato materiale tecnico contenente la dicitura 'Gerusalemme Ovest', imputabile al fatto che la corsa si svilupperà logisticamente in quell'area della città. Si sottolinea che tale dicitura, priva di alcuna valenza politica, è stata comunque subito rimossa da ogni materiale legato al Giro d'Italia". Ogni riferimento a "West Jerusalem" è stato dunque tolto e la partenza del 4 maggio è confermata dalla capitale israeliana con la cronometro individuale.