Froome, salbutamolo in eccesso: cosa succederà

Ciclismo

Francesco Pierantozzi

Francesco Pierantozzi fa luce sul caso del ciclista britannico, che soffre d'asma e utilizza il Salbutamol: in un controllo antidoping, al termine della diciottesima tappa della Vuelta, i valori sono risultati superiori ai limiti consentiti. La federazione internazionale, UCI, non ha nemmeno sospeso il corridore, in attesa di ulteriori chiarimenti

FROOME: SALBUTAMOLO OLTRE IL LIMITE ALLA VUELTA 2017

Il nome chiave è salbutamolo, uno di quelli in cui ci imbattiamo quando leggiamo il bugiardino di un farmaco. Viene comunemente utilizzato per respirare meglio quando si ha l’asma, un broncodilatatore. Un prodotto consentito dalla lista Wada, l’agenzia mondiale antidoping, un prodotto che anche gli sportivi possono utilizzare, a patto di non superare certe quantità. Se inalato, come direbbe un medico, sino a un limite di 1600 microgrammi per un periodo di 24 ore.

Froome soffre d’asma sin da quando è bambino, Froome utilizza il Salbutamol, Froome lo ha fatto anche durante la Vuelta, da lui vinta, dello scorso settembre, soprattutto nell’ultima settimana, quando ha accusato sintomi acuti di asma, aumentando, su consiglio del medico il dosaggio, entro i limiti consentiti. Però in un controllo antidoping, al termine della diciottesima tappa della corsa spagnola, il salbutamolo, è risultato, nelle urine, superiore ala soglia prevista, al limite di mille nanogrammi per millilitro.

E allora si è messa in moto la macchina degli ulteriori controlli, campione B, identico al primo, notifica del risultato e ulteriori test per stabilire come mai ci fosse una quantità così elevata di salbutamolo. "Molteplici fattori possono condizionare il risultato dei test - secondo il Team Sky - come ad esempio l'interazione del salbutamolo con alcuni cibi o con altri medicinali, la disidratazione, e il tempo trascorso tra l'assunzione e l'esecuzione dei test antidoping". La federazione internazionale, UCI, non ha nemmeno sospeso il corridore, in attesa di ulteriori chiarimenti. Froome ha dichiarato che l’UCI ha tutti i diritti di esaminare i risultati dei test e che, insieme al team, fornirà qualsiasi informazione richiesta.